OLIENA – L’arrivo dell’Einstein Telescope in Sardegna è sempre più vicino. Il coro è unanime: le caratteristiche del sito de Sos Enattos sono uniche: bassa sismicità, area poco antropizzata, cieli limpidi. E il governo punta il tutto per tutto per la candidatura della Sardegna. La comunità scientifica internazionale si è ritrovata oggi a su Gologone, a Oliena, su iniziativa del ministro del MIUR Anna Maria Bernini, per un G7 delle infrastrutture e della ricerca: al centro dell’incontro le peculiarità di Sos Enattos e le ricadute sulla comunità internazionale della ricerca sulle onde gravitazionali.
«Oggi qui c’è una delegazione internazionale di altissimo livello – ha detto Alessandra Todde in apertura del G7 – è un modo eccezionale per poter dire al mondo che la Sardegna è pronta ad accogliere l’Einstein Telescope ed è pronta a farlo non solo per le caratteristiche uniche del sito e della comunità scientifica, che sta supportando questa iniziativa, ma soprattutto per il ruolo e l’impegno profuso dalla Regione. Come Regione abbiamo stanziato 350 milioni necessari per la candidatura e abbiamo fatto un’unità di progetto. Abbiamo fatto in modo di essere in sintonia con la politica nazionale».
Mentre per il futuro rivelatore di onde gravitazionali (Einstein Telescope) si continua a sostenere la candidatura della Sardegna, si sta facendo strada anche l’ipotesi di una doppia sede con la realizzazione di due rivelatori gemelli, la cosiddetta “doppia L”, da realizzare a Sos Enattos e in Olanda. A parlare di questa, che al momento è un’ipotesi, è il presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Antonio Zoccoli, a margine della conferenza sulle grandi infrastrutture di ricerca organizzata a Oliena.
«È il momento di dimostrare il valore della Sardegna e dei sardi – ha detto il ministro del MIUR Anna Maria Bernini al termine del proprio discorso al G7, durante un incontro con la stampa -. Come Governo puntiamo il tutto per tutto sul sito di Sos Enattos, per le sue caratteristiche uniche. Lo studio delle onde gravitazionali non avrà un impatto solamente sull’attività degli scienziati ma sulla vita di tutti noi perché ha un immediata ricaduta sull’impresa e sulla nostra salute, in quanto apre nuove prospettive alla scienza e alla medicina».
Rivolgendosi agli abitanti di Lula, poi, Bernini dice: «Metteremo tutta la forza che abbiamo per portare Einstein Telescope a Lula perché è il suo luogo naturale. Tutto questo darà benessere al territorio e porterà la scienza in Sardegna. Sos Enattos può diventare un’hub innovativo in Sardegna e noi faremo in modo che sia così. Abbiamo messo sul tavolo un miliardo e ottocento milioni di Fondi nazionali e il resto di fondi regionali; in questo Stato e Regione viaggiano di pari passo. Ci siamo mossi con la diplomazia internazionale ma sull’idea della doppia L noi abbiamo investito più dell’Olanda e per me l’ipotesi resta solo una: l’Einstein Telescope dev’essere realizzato a Sos Enattos».
Stasera i lavori proseguono a Lula, con una visita al sito minerario e una conferenza con gli amministratori del territorio.