NUORO – Nata nel 2023, l’idea di celebrare degnamente con un monumento il pioniere dell’industria in Sardegna, don Franceschino Guiso-Gallisay, in occasione del 90° della morte (1859 – 1933), l’opera, voluta dagli eredi dell’imprenditore e dalla associazione “Il mulino”, ha visto la sua realizzazione eternata nel bronzo nel 2024 con l’arte dello scultore Giancarlo Buratti.
Inserito armonicamente come arredo urbano nella centralissima piazza San Giovanni, a pochi passi dal suo “Su Mulinu”, vecchio cuore pulsante dell’industria nuorese creata da don Franzischinu, il monumento è stato inaugurato, sabato 28 ottobre, con una pubblica cerimonia accompagnata dal canto del coro Grazia Deledda, alla presenza delle autorità cittadine e della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde.
La cerimonia è proseguita nell’auditorium della Biblioteca Sebastiano Satta con un convegno, coordinato dal giornalista Antonio Rojch; col saluto di Antonio Farina, presidente dalla associazione “Il Mulino”; l’intervento di Luigi Guiso, economista dell’istituto Einaudi di Roma, che ha tratteggiato la figura di Franceschino Guiso – Gallisay, abile e coraggioso imprenditore in una Nuoro di fine Ottocento, terra sterile di spirito d’impresa; Attilio Mastino, storico, già rettore dell’Università di Sassari, che ha tratteggiato la saga famigliare de Su Mulinu; l’editore Carlo Delfino, che ha ricordato la figura di Paolo Fadda, lo storico delle imprese sarde, autore del libro Il barone delle industrie nuoresi; lo scultore Giancarlo Buratti, autore dell’opera e Vincenzo Gallus, assessore alla cultura del Comune di Galtellì.
Hanno contribuito alla riuscita della manifestazione il contributo dell’attore Marco Moledda, con la lettura del “visionario”; la proiezione del filmato Una storia per immagini e i video I testimoni del Mulino e La ballata di don Franceschino, di Leena Galte.