Nuoro fa acqua da tutte le parti: lo scandalo di via Santa Barbara, via Lombardia e via Piemonte – VIDEO

NUORO – L’ultima volta ne abbiamo scritto a inizio settimana, ed eccoci di nuovo qui a ribadire la scandalosa situazione in cui versa la rete idrica cittadina: si rattoppa da una parte e si rompe dall’altra. E il paradosso di questa situazione è che l’Ente gestore o chi per lui consente lo spreco di una simile quantità d’acqua, per settimane quando non per mesi, mentre a due passi dalla città, ovvero in Baronia, i bacini sono a secco e i cittadini costretti ad avere l’acqua razionata, anche qui perché non si fa prevenzione, ovvero non si è in grado di gestire le scorte d’acqua, ottimizzando condotte e sistemi di accumulo.

Questa ormai è Nuoro, una città che fa acqua da tutte le parti. E la situazione del rione Furreddu e vie limitrofe ne è l’esempio. Qui, dopo che per la sostituzione di poche centinaia di metri di condotta in via Toscana è stato aperto un cantiere durato mesi, con operai al lavoro per poche ore a settimana, traffico congestionato soprattutto nelle ore di punta e rischi per i pedoni, oltre ai disagi generati ai cittadini per le continue interruzioni dell’erogazione idrica durante le varie fasi di scollegamento dei vecchi tubi e del ricollegamento dei nuovi. A pochi passi di distanza ben tre perdite allagano, nell’ordine di gravità, via Santa Barbara (all’altezza dell’incrocio con via Campania e viale del Lavoro), via Piemonte (nei pressi dell’incrocio con la stessa via Toscana) e via Lombardia (poco oltre la piscina comunale).

LA PERDITA D’ACQUA DI VIA PIEMONTE:

E come scritto più volte, notizie come questa ormai non destano neppure lo sdegno dei lettori, tanto che i commenti agli articoli il lettore medio esprime commenti del tipo tipo: “Capirai la novità”… oppure “E vabbé, perché in via … è così da tre mesi” e così via. Commenti forse più sconcertanti del fatto in sé in quanto segno della rassegnazione dei cittadini a uno stato di cose che di fatto non è accettabile, in primis perché parliamo di un bene, l’acqua, che non è ne infinita ne gratis, ma limitata e pagata profumatamente. Pagata profumatamente per ben due volte in quanto per la sua qualità scadente, tutti noi siamo costretti ad acquistare acqua potabile in bottiglia, con l’ulteriore aggravio dell’enorme produzione di rifiuti plastici correlata.
Ribadiamo, anche qui, la domanda posta qualche giorno fa: perché ci siamo rassegnati ad accettare passivamente questa situazione? Perché non pretendiamo che, una volta per tutte, al di la dei proclami della politica, che la rete rete idrica nuorese sia sostituita integralmente una volta per tutte? S.N.

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Salvatore