Nuoro al voto. Sindaco tra Pd, 5 Stelle e gruppo-Cocco

VERSO IL VOTO – Le  Comunali 2025  a Nuoro ruotano sulle scelte di Pd, Cinque Stelle e la lista nata per il voto della Regione, Uniti per Todde. Certo dentro un campo largo (lo stesso che guida l’amministrazione regionale) in cui ognuno farà valere apporto e dignità. Ma i tre sodalizi hanno la forza dei numeri, che in politica stabiliscono i ruoli. Dei quali il più importante è quello della candidatura a sindaco. Il peso specifico in Sardegna la metterebbe in capo al PD

IL PD –  Il partito però a Nuoro ha da qualche settimana ottenuto la guida della Provincia, con il segretario provinciale Giuseppe Ciccolini. Governerà come amministratore unico almeno sino alla prossima primavera, quando si dovrebbero svolgere le elezioni, che mancano da 15 anni. La circostanza dà qualche chance in più alla candidatura di un “grillino”. In città è circolato il nome di Emiliano Fenu, commercialista, da due mandati in parlamento. La terza via porta al gruppo di Cocco, che è stato presidente del consiglio comunale durante l’ultimo mandato, chiusosi a giugno con la caduta dell’amministrazione del sindaco Andrea Soddu. L’ex esponente della Base e di Italia in Comune nel frattempo è arrivato alla Regione, con una crescita di consensi e centralità politica. Pronti per essere messi sul piatto nelle trattive per la nuova guida del capoluogo barbaricino. Tanto da non potersi escludere la stessa pretesa di indicare il nome del candidato per la carica apicale. Rapporti di forza e possibilità di ciascuno che meglio evidenzieranno gli incontri, avviati da alcune settimane, tra le forze che si identificano nel Campo largo. E, quindi, oltre ai tre gruppi maggioritari, Alleanza Verdi e Sinistra, Progressisti, Orizzonte Comune. Lo stesso Psi, anche se c’è la novità della presa di distanza del partito dalla governatrice Todde nella coalizione regionale. Nuoro poi vi aggiunge i civici di Lisetta Bidoni, con il suo gruppo, già presente nel consiglio comunale. Il confronto è in atto. Tanto che per il momento non sembra neppure più necessario l’“imprimatur” che qualche forza politica chiedeva alla governatrice Todde (quale leader della coalizione), per aprire il tavolo delle trattive. Piuttosto – è il caso di Orizzonte Comune, dell’assessore regionale, Cuccureddu – ci sono richieste di un maggior coinvolgimento e anche un codice etico, per regolare i rapporti tra i partiti.

IL CENTRO DESTRA – Al lavoro anche le forze che si riconoscono nel centro-destra. L’attività del momento sembra quella di verificare la possibilità di un allargamento del fronte politico a gruppi civici, che condividano le idee di fondo di Forza Italia, Lega, Fratelli d’Italia, e loro alleati. Una verifica che sta passando attraverso incontri con le associazioni di categoria e di quelle culturali, di cui ha parlato alla stampa il deputato forzista Pietro Pittalis, leader in Sardegna del partito fondato da Berlusconi.

Da tenere nel conto il fatto che Nuoro negli ultimi nove anni è stata governata da una coalizione civica, caduta in maniera traumatica la scorsa primavera. Si dà per certo che non abbia esaurito la sua energia politica. Ma non si conosce con quali sembianze (civiche o nel calderone dei partiti) riprenderà l’attività, in vista del voto amministrativo del 2025. Il Campo largo non sembra escludere preventivamente Soddu e compagni. Conterà piuttosto il fatto di quanti all’interno di quella coalizione sarebbero disposti ad aggiungerli alla propria compagine.

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Published by
Francesco Pirisi