“”La vostra repressione non ci fermerà”: Cagliari in piazza contro il DDL Sicurezza

Franceschino Nieddu

“”La vostra repressione non ci fermerà”: Cagliari in piazza contro il DDL Sicurezza

domenica 20 Ottobre 2024 - 09:10
“”La vostra repressione non ci fermerà”: Cagliari in piazza contro il DDL Sicurezza

Cagliari, manifestazione contro Decreto sicurezza (foto E.Rubiu)

Si è svolta ieri a Cagliari un seconda manifestazione di protesta contro il cosiddetto “Decreto Sicurezza“, il provvedimento introduce restrizioni per la libertà di manifestazioni di piazza, promossa dall’Assemblea Sarda contro il Ddl 1660.

Il corteo aperto dallo striscione “La vostra repressione non ci fermerà – Gherramus impari” è partito da via Sant’Alenixedda, di fianco al Teatro Lirico e, dopo aver sfilato per le vie della città si è concluso in piazza Yenne con un’assemblea. Durante il percorso i manifestanti hanno esposto striscioni e bandiere con slogan che facevano riferimento alla precedente manifestazione dello scorso 5 ottobre sempre a Cagliari: “Il 5 ottobre c’è l’ha insegnato: forzare blocco non è reato”. Quel giorno, infatti, i manifestanti avevano sforzato il blocco delle forze dell’ordine per fare un breve corteo nonostante il divieto della Questura. Esposta la foto di Hassan Sinwar, capo gruppo di Hamas ucciso tre giorni fa in un bombardamento israeliano.

Cagliari, manifestazione contro Decreto sicurezza (foto E.Rubiu)

Cagliari, manifestazione contro Decreto sicurezza (foto E.Rubiu)

È stato diffuso un documento dall’assemblea con scritti i motivi della protesta: ”Il governo Meloni vuole regolare i conti con tutte le realtà ed esperienze di lotta in corso, creare strumenti giuridici per stroncare sul nascere i conflitti sociali… La volontà di guerra sul fronte estero richiede un contesto sociale pacificato, questo è il compito degli apparati dello stato… Anche il Collettivo Comunista (m-l) di Nuoro ha sottoscritto, diffuso un documento di Piattaforma Comunista, dove il DDL 1660 è definito uno strumento liberticida per ostacolare lo sviluppo delle lotte sociali, favorisce la crescita dello stato di polizia mentre continua l’attacco allo stato sociale, alle masse popolari.

F.N.

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