Nuoro. Il 26 ottobre si inaugura il monumento a don Franceschino Guiso Gallisay, pioniere dell’industria in Sardegna

NUORO – Sarà inaugurato sabato 26 ottobre alle ore 16,30 con una pubblica cerimonia in piazza San Giovanni, un monumento dedicato all’imprenditore nuorese don Franceschino Guiso-Gallisay. L’opera, realizzata dal scultore Giancarlo Buratti di Pietrasanta (LU), vuole essere da parte della famiglia, a nome anche dei nuoresi tutti, un dovuto riconoscimento a don Franzischinu (come affettuosamente lo ricordavano i vecchi nuoresi), il grande industriale nuorese, abile e coraggioso pioniere dell’imprenditoria sarda, che con le sue industrie fu un decisivo volano di crescita in modernità e progresso civile in Barbagia.

Il suo nome, nella storia nuorese è indissolubilmente legato all’arrivo in città dell’illuminazione elettrica (1914 – 1915), settore in cui fu coraggioso pioniere proiettato verso il futuro. Ma don Franceschino per Nuoro fu molto di più. Con le sue industrie, per la loro valenza produttiva e occupazionale, “Il barone delle industri nuoresi” (come lo definisce storico delle industrie Paolo Fadda definisce nell’omonimo libro), prima con il supporto imprenditoriale della madre, donna Antonia Gallisay (1829 – 1915, vera e propria donna manager in gonnella) e in seguito dei figli, Pietrino, Battista e Graziano divenne fondatore della ditta familiare che porterà il brand Guiso – Gallisay sopratutto nell’attività di macinazione dei cereali e la produzione di pasta secca a identificarsi in quella saga familiare de “Su Mulinu”, vero e proprio cuore pulsante della Nuoro di allora; divenendone, con le altre industrie di famiglia, e con l’occupazione di oltre mille dipendenti, creatore di un decisivo volano di crescita e di occupazione per Nuoro e per il centro Sardegna. Grande nel tempo fu anche l’impegno sociale della Guiso – Gallisay, sopratutto nei momenti di crisi alimentare durante il periodo di carestia della seconda guerra. Restano ancora vivi i ricordi di tante famiglie nuoresi, che in momenti di crisi si rivolgevano alla generosità de “Su Mulinu” per un sacco di farina o un pacco di pasta. Resta ancora oggi impressionante l’enorme mole di attività produttiva della Guiso – Gallisay, che oltre la produzione di energia elettrica (forniva 16 paesi) comprendeva: miniere estrazione talco; cine – teatro; fabbrica di ghiaccio; ventilazione talco; azienda agricola; peschiera; isolanti e refrattari; quarzo feldspato caolino e argille; miniere; fabbrica ceramiche; officine elettro meccaniche; autotrasporti; carpenteria e falegnameria. Questa era frutto dell’imprenditoria di don Franceschino Guiso – Gallisay, l’uomo che sapeva di industria, capostipite di una dinastia familiare che ha trasformato Nuoro da borgo rurale in una città-fabbrica.

Alla cerimonia di inaugurazione seguirà, all’auditorium della Biblioteca Sebastiano Satta, un convegno pubblico coordinato dal giornalista Antonio Rojch, interverranno: Luigi Guiso, economista, docente presso l’Einaudi Istitute di Roma, Attilio Mastino, storico, e l’editore Carlo Delfino.

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Salvatore