L’epidemia di lingua blu in Sardegna continua a perdurare con conseguenti danni e gravi disagi per quella che si può considerare una delle peggiori dal 2020 e che si diffonde rapidamente mettendo in ginocchio gli allevamenti della Sardegna determinando al contempo ingenti danni di natura economica oltre che indebolendo il patrimonio genetico e culturale della nostra isola. Sulla questione torna in campo la Coldiretti Nuoro-Ogliastra:
DANNI. “Le nostre reiterate denunce, sin dai primi mesi del 2024 e le ripetute richieste di intervento alla Regione non sono state recepite e oggi il comparto zootecnico paga le conseguenze – sottolinea Coldiretti Nuoro-Ogliastra – i flussi e continui dati ufficiali decretano inesorabilmente una crescita esponenziale dei contagi nell’isola con un incremento costante sia dei capi morti che di quelli abortiti. Le attuali condizioni climatiche, inoltre, che registrano il perdurare di alte temperature non lasciano presagire nulla di buono – aggiunge Coldiretti Nuoro Ogliastra – non possiamo attendere anche questa volta che arrivino i primi freddi per calmierare e accantonare un problema che si trascina da oltre 2 decenni”.
TASK FORCE. Il presidente e direttore, Leonardo Salis e Alessandro Serra, inoltre auspicano con sollecitudine “che venga istituita la Taske Force che dovrà in primis reperire la liquidità necessaria al ristoro delle aziende ormai in ginocchio a causa di danni stimati per oltre 25 milioni di euro oltre alle relative procedure di indennizzo – continuano – necessarie per sostenere gli allevatori sardi e costituire simultaneamente un Tavolo tecnico per governare in maniera rapida e tempestiva una situazione insostenibile e programmare con immediatezza le stagioni future”.
PREVENZIONE. Secondo i vertiti Coldiretti Nuoro Ogliastra, infine “è fondamentale la prevenzione contro l’insetto vettore con l’esecuzione dei trattamenti primaverili destinati alla distruzione dei focolai larvali presenti nelle aree già mappate e non solo, finalizzati alla contingentazione del fenomeno – continuano i vertici Coldiretti Nuoro-Ogliastra – ma anche arginare i numerosi sierotipi conosciuti e le loro continue mutazioni garantendo per tempo i vaccini al comparto ovino. Questi devono essere somministrati nei periodi più propizi, corrispondenti alla fine della stagione invernale e a tutto il settore bovino, al fine di evitare inutili e dannosi blocchi alle movimentazioni – concludono – bisogna garantire anche la disponibilità alle aziende dei repellenti utili ai trattamenti e al consequenziale contingentamento della pandemia”.