Dello stato di abbandono in cui versa la struttura ne avevamo già scritto lo scorso febbraio e, nel frattempo, i vandali hanno continuato la loro azione devastatrice (APPROFONDISCI). Parliamo della cosiddetta Casa dei Giochi, nel quartiere Preda Istrada, un immobile di competenza comunale completato tra il 2017 e il 2018 (l’appalto era del 2014, con un finanziamento di oltre tre milioni di euro rientrante nel piano per la valorizzazione delle periferie) e destinato a ospitare una scuola elementare. In seguito la sua destinazione d’uso è stata ripensata in scuola d’arte ceramica (un naturale complemento del museo della ceramica, che vedrà la luce solo nel luglio 2023 nei locali di casa Chironi), poi in scuola civica d’arte, palestra di quartiere e infine Casa dei giochi.
Da allora è solo una storia di abbandono. Per tentare di arginare l’azione dei vandali, intorno all’immobile era stata posta una recinzione che che non tardò a essere distrutta; poi infissi divelti e vetri rotti, porte interne sfondate; abbattuto anche il contro soffitto e danneggiato l’impianto di climatizzazione. Di recente, infine, la demolizione di un muro di cinta.

Evidentemente la tragedia che lo scorso primo di aprile colpì la comunità, con la morte di Patrick Zola e Ethan Romano, due giovani di 14 e 15 anni, in seguito al crollo del solaio di una casa diroccata alla periferia della città, non ci ha insegnato niente.
Resta da chiedersi come sia possibile che nessuno controlli e salvaguardi un bene pubblico come quello in questione, pagato coi soldi di tutti noi, (se non altro per proteggere da se stessi e dalla propria stupidità i responsabili di questi danneggiamenti) e come mai strutture come questo non vengano messe a disposizione di chi ne ha necessità per dare sede alla propria attività, piccola o grande che sia, piuttosto che assistere impassibili a tutto ciò.