REGIONE- La lingua blu sta attanagliando il mondo agro pastorale sardo con un bilancio pesantissimo. Secondo i dati dell’osservatorio epidemiologico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Sardegna, a oggi si registrano a oggi 360 focolai dei quali 95 sono stati confermati e già più di mille capi sono morti a causa del contagio. L’associazione Codiretti Sardegna ha registrato oltre 25milioni di euro di danni a causa di questa malattia virale trasmessa tramite le punture di alcuni moscerini del genere Culicoides che sta colpendo principalmente gli ovini.
LA SEDUTA IN CONSIGLIO REGIONALE – Rimodulazione del numero dei veterinari assegnati alle Asl, all’acquisto dell’insetto repellente, all’istituzione di una commissione permanente tra assessorati Agricoltura, Sanità e Ambiente e all’incremento dello stanziamento da destinare ai rimborsi per i capi morti e per il mancato reddito, da corrispondere in tempi celeri. Questo è l’ordine del giorno approvato oggi in consiglio regionale all’unanimità, ma tra le scintille di un dibattito acceso, sulla necessità urgente di porre in atto misure atte ad arginare la diffusione del virus della Lingua blu nelle aree colpite della Sardegna.
L’ORDINE DEL GIORNO – In discussione c’era la mozione del centrodestra, prima firma del consigliere Fdi Gianluigi Rubiu, e a scatenare gli animi sono stati gli interventi proprio del primo partito all’opposizione. «Abbiamo bisogno di prevenzione, alla Giunta chiedo di tenere in considerazione i nostri suggerimenti e all’assessore Bartolazzi chiedo invece di battere un colpo perché se c’è, se davvero esiste, nessuno se n’è accorto», ha esordito Corrado Meloni. «L’azione della Giunta Todde, finora totalmente sconosciuta, è assolutamente urgente e guardarsi indietro non rappresenta un valido alibi, oltre a non risolvere il problema» ha aggiunto il capogruppo del partito della premier Meloni, Paolo Truzzu. Pronta la replica della maggioranza con Salvatore Cau (Orizzonte Comune): «Dove eravate quando la vostra giunta faceva disastri in agricoltura? Siamo a questo punto per la totale carenza di programmazione nel passato. Ben vengano i ristori in agricoltura che saranno inseriti nella prossima variazione e le vaccinazioni in primavera prossima». A non essere graditi dal centrodestra sono stati anche i toni utilizzati nel suo intervento dall’assessore Bartolazzi: «La prevenzione è scienza, non opinione politica. La scienza ha delle regole, e le campagne di prevenzione si fanno mesi, se non anni, prima – ha precisato -, imputare alla giunta attuale la non risoluzione del problema blue tongue è disonesto intellettualmente. Se vogliamo essere seri, iniziamo a pensare a un approccio multidisciplinare su questa questione, che riguarda certamente anche la prevenzione. Che però deve partire da febbraio-marzo per l’anno successivo, non una settimana prima». «Stiamo lavorando a un’unità di crisi permanente che affronti l’emergenza blu tongue, che ci portiamo dietro ormai da 25 anni – ha annunciato l’assessore dell’Agricoltura Gian Franco Satta – Non so se riusciremo a debellare la malattia, ma saremo sicuramente in grado di mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari, a partire dalla prevenzione».