600mila euro a favore delle vittime di violenza di genere, sistema di accoglienza e centri per gli orfani speciali. L’esecutivo regionale, su proposta dell’assessore della Sanità e dell’assistenza sociale Armando Bartolazzi, ha deliberato di programmare le risorse finanziarie residue dell’annualità 2024, pari a 420mila euro, e di riprogrammare una quota di 170mila euro proveniente dal DPCM 2016, originariamente destinata allo sviluppo di sistemi informativi, ma non utilizzata.
Con questo provvedimento viene potenziato il sistema di accoglienza in emergenza per le donne vittime di violenza con uno stanziamento di 240mila euro da destinare a 12 Centri antiviolenza dislocati in diverse aree della Sardegna. Ogni struttura riceverà 20.000 euro per far fronte alle spese legate all’accoglienza in situazioni di emergenza.
“Questa iniziativa – precisa Bartolazzi – si inserisce nel più ampio progetto di implementazione di una Rete Regionale Antiviolenza e di un sistema di accoglienza in emergenza”. La delibera stanzia, inoltre, 98.000 euro per l’assistenza e la gestione di un sistema informativo integrato denominato SIPSO (Sistema informativo politiche sociali) per migliorare il monitoraggio e la rendicontazione delle attività dei centri antiviolenza, semplificando, al contempo, la rendicontazione da parte dei beneficiari. Mentre per l’intervento all’interno del sistema Sipso, saranno utilizzati 147.000 euro provenienti da fondi statali del Dpcm 2016, inizialmente destinati ad altri progetti, ma non utilizzati.
Sempre nella stessa delibera sono previsti, inoltre, interventi a favore degli “orfani speciali“, ovvero i figli di vittime di crimini domestici, con particolare attenzione ai casi di femminicidio. Viene evidenziato l’impatto psicologico devastante che tali situazioni hanno sui minori e la necessità di fornire loro un adeguato supporto. Sono stati stanziati 82.000 euro per sostenere le azioni di presa in carico degli orfani speciali, condotte attraverso il progetto “Respiro“, promosso da una rete di enti e associazioni. Le risorse saranno distribuite tra i diversi “Ambiti Plus” in base al numero di orfani presenti nel loro territorio.