Atzara. La tappa di “Caminadores” arriva nel Mandrolisai

Martedì 24 settembre il progetto “Caminadores”, incentrato sui “Gruppi di Cammino” promossi dall’azienda socio sanitaria locale n. 3 di Nuoro, è approdato nel delizioso paese-gioiello di Atzara, famoso per il suo vino e per essere stata “cenacolo” di famosi artisti, sardi e non.

E chiaramente il suo generoso territorio che – tra i filari e boschi, proprio in questa stagione è un’esplosione di tonalità pastello – non poteva non “prestare” i suoi sentieri al progetto nato per promuovere sani stili di vita.

Il progetto è stato illustrato ad un pubblico eterogeneo e motivato dalla Giunta comunale, con in testa il Sindaco Alessandro Corona, e gli Assessori Massimo Emiliano Demelas, Paola Isabella Flore, Giuseppe Pisu e Simona Rita Ruda. Per la Asl di Nuoro erano presenti il Direttore Sanitario Serafinangelo Ponti, il Direttore del Distretto Socio Sanitario di Sorgono, Paola Raspitzu, con i direttori della Medicina e Lungodegenza dell’Ospedale San Camillo, Luciano Arru, e della Week e Day Surgery – Day Hospital, Francesco Cabras, e l’Incarico di Funzione Organizzativa dell’Ospedale di Sorgono, Paolo Arru. Presenti anche il capogruppo qualificato, laureato in scienze delle attività motorie e sportive selezionato, con altri colleghi, appositamente per seguire il progetto aziendale.

Come ormai da prassi, dopo l’incontro di presentazione con la cittadinanza, si è passati dalle parole ai fatti: con la immancabile camminata tra le caratteristiche vie del centro medievale e i sentieri delle meravigliose campagne circostanti.

Obiettivo di “Caminadores” è promuovere, nei 52 comuni dell’ASL di Nuoro (già 25 le adesioni formalizzate), l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età, per contribuire al controllo delle malattie croniche e ridurne le complicanze, ma anche favorire l’inclusione sociale, coinvolgendo le persone con disabilità, quelle portatrici di disagio psichico o disturbo mentale, quelle che vivono in condizioni di svantaggio socio-economico e di fragilità, solitamente meno attive e più difficili da raggiungere e coinvolgere.

Il programma è stato già attivato in una ventina Comuni e mira a promuovere l’adozione consapevole di uno stile di vita sano e attivo in tutte le età, al fine di contribuire al controllo delle malattie croniche e ridurne le complicanze. Da non sottovalutare anche l’aspetto dell’inclusione sociale, con l’obiettivo di coinvolgere le persone con disabilità, comprese quelle portatrici di disagio psichico o disturbo mentale, rappresentando un’importante opportunità di salute e di socializzazione proposta alla comunità locale».

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Sonia