Mentre all’ospedale Brotzu di Cagliari il medico legale Roberto Demontis sta eseguendo le autopsie su due delle quattro vittime, oltre a quella dell’omicida-suicida, della strage familiare avvenuta a Nuoro mercoledì mattina, alle 18 di questo pomeriggio partirà dalla casa della strage, in via Ichnusa, per arrivare alla piazza Santa Maria della Neve una fiaccolata per non dimenticare. Gli esami autoptici in corso riguardano i corpi dell’omicida-suicida, di Giusy Massetti e della figlia Martina. Quelli di Francesco Gleboni e Paolo Sanna saranno esaminati entro domani.
Alla strage, messa a segno da Roberto Gleboni, che ha ucciso la moglie Giusy di 43 anni, i figli Martina e Francesco, di 25 e 10 anni, e il vicino di casa Paolo Sanna di 69, prima di suicidarsi lui stesso dopo aver colpito l’anziana madre ricoverata in Rianimazione al San Francesco, è scampato il figlio 14enne della coppia. Il ragazzo è stato sentito ieri dagli investigatori in audizione protetta, all’ospedale San Francesco di Nuoro dopo aver subito un intervento per essere stato colpito di striscio dal padre. Il ragazzo appena arrivati gli investigatori nella casa dell’orrore avrebbe aperto la porta e avrebbe detto: “In casa urlavano tutti”. Il contenuto dell’audizione protetta rimane sotto stretto riserbo.