Un corteo silenzioso si è snodato lungo il corso Garibaldi fino a piazza Vittorio Emanuele: un silenzio più forte di tante parole dette in questi giorni con il quale, ieri sera, i nuoresi hanno espresso tutto il dolore e lo sgomento per una tragedia dalle proporzioni inaudite.
La strage di via Ichnusa non ha ancora un movente chiaro. L’unica certezza è lo strazio per la morte di quattro persone: Giusi Massetti, i figli Martina e Francesco (morto in ospedale durante la notte successiva alla strage) e Paolo Sanna, il vicino di casa incrociato per caso e ucciso nel pianerottolo da Roberto Gleboni, che si è poi suicidato con un colpo alla testa. Ieri al corteo, affacciata dalla finestra di casa, ha partecipato anche la madre di Giuseppina Massetti, straziata dalla perdita in un attimo di figlia e nipote ma che ha voluto in qualche modo essere presente.
Preghiere e dolore anche nella chiesa di San Domenico Savio, dove il piccolo Francesco Gleboni aveva ricevuto la prima comunione. Sabato sera poi è prevista una fiaccolata da via Ichnusa che attraverserà tutta la città fino alla cattedrale.