Strage di famiglia a Nuoro. I familiari di Paolo Sanna danno l’ok per l’espianto e la donazione degli organi

NUORO – Dalla cenere nasce la vita. I familiari di Paolo Sanna ex tecnico della prevenzione al SIAN (Servizio, Igiene, degli Alimenti e Prevenzione ) dell’ASL di Nuoro hanno acconsentito all’espianto e donazione degli organi. Il 69enne in pensione da un paio d’anni è il vicino di casa  rimasto coinvolto nella strage familiare avvenuta ieri mattina  intorno alle 7.30 in via Ichnusa a Nuoro compiuta dal 52 enne Roberto Gleboni, l’operaio forestale.

Gleboni dopo aver ucciso la moglie Maria Giuseppina Massetti di 43 anni e la figlia Martina di 23, ha rivolto l’arma contro altri due suoi figli, di 14 e 10 anni.  Poi uscito di casa si è trovato nel pianerottolo  faccia a faccia con Sanna centrandolo alla testa.  Il pensionato assieme a Francesco, il figlio di 10 anni di Gleboni, per tutta la giornata di ieri hanno lottato per sopravvivere ma intorno alla sera, per entrambi, è stata dichiarata la morte celebrale. Il bilancio totale di questa assurda strage è di cinque morti e  due feriti (la madre di Roberto Gleboni e il figlio 14enne).

Per Francesco Gleboni, 10 anni, e Paolo Sanna 69, è in corso l’accertamento per morte cerebrale all’ospedale San Francesco di Nuoro. Salirebbe così a cinque il bilancio delle vittime della strage compiuta da  padre di Francesco,  Mentre usciva di casa nel pianerottolo l’omicida , di 69 anni e inquilino del terzo piano. Il pensionato è stato centrato alla testa.

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Sonia