Cina: giovane cantante ipovedente si immerge nel belcanto italiano

Sonia

Cina: giovane cantante ipovedente si immerge nel belcanto italiano

lunedì 23 Settembre 2024 - 16:06

Roma, 23 set 14:52 – (Xinhua) – Il belcanto e l’opera lirica italiani sono famosi in tutto il mondo e attirano molti studiosi appassionati di canto, tra cui Wang Yiwen, una 24enne cinese ipovedente.

Poco dopo la sua nascita, Wang ha perso gran parte della vista a causa di una malattia. Crescendo, sua madre ha scoperto per caso il suo talento musicale. La ragazza, attualmente soprano, ha iniziato a studiare canto all’età di 8 anni e, man mano che approfondiva i suoi studi, ha iniziato a prendere familiarità con i brani e i cantanti italiani.

“Il primo cantante italiano che ho conosciuto è stato (Luciano) Pavarotti, con la sua interpretazione di ”O sole mio’. Amo molto anche (Andrea) Bocelli”. Ricordando la prima volta in cui ha sentito un cantante italiano esibirsi durante l’infanzia, Wang è ancora molto emozionata. “‘O sole mio”, “Torna a Surriento” e “Nessun dorma” sono stati alcuni dei primi brani italiani che ha iniziato ad ascoltare, dando il via alla sua storia con la musica e il canto del Paese. Durante l’adolescenza, ha eseguito il suo primo brano italiano, “Caro mio ben”, sotto la guida del suo maestro d’allora.

Durante gli studi, le capacità vocali di Wang sono migliorate costantemente. Ad oggi, “Sì, mi chiamano Mimì” e “O mio babbino caro” sono tra i brani italiani che interpreta meglio. Nel 2023, ha finalmente avuto la possibilità di recarsi in Italia per la prima volta e sperimentare di persona il fascino del canto italiano. Di recente è tornata nuovamente nel Paese per ulteriori studi.

Parlando della sua esperienza nelle master class in Italia, la ragazza ha detto a Xinhua che i professori italiani le hanno richiesto lo stesso livello di prestazione degli altri studenti, nonostante la sua disabilità visiva. Tuttavia, per quanto riguarda le tecniche di insegnamento, si sono concentrati maggiormente nell’aiutarla, attraverso il tatto e l’udito, a comprendere le nozioni da imparare.

Wang ha affermato che, sul piano tecnico, questi due soggiorni di studio in Italia sono stati di grande aiuto per il miglioramento delle sue capacità, in particolare per quanto riguarda le tecniche vocali e l’espressione musicale.

Durante il soggiorno nel Paese quest’estate, la cantante ha eseguito molti dei suoi brani italiani preferiti, tra cui “Sì, mi chiamano Mimì”, “O mio babbino caro”, “Quando me’n vo'”, “Signore, ascolta!” e “Canzone del Salice”. La ragazza ha anche portato nella classe italiana una canzone cinese intitolata “Mei Gui San Yuan” (“Tre desideri di una rosa”), composta da Huang Zi, compositore cinese. Secondo Wang, i professori italiani della master class si sono mostrati molto interessati ad ascoltarla mentre eseguiva canzoni cinesi, poiché sono curiosi verso la musica di altri Paesi. “Ho percepito quanto apprezzano la musica cinese”, ha affermato Wang.

Questa esperienza di esecuzione di canzoni cinesi in Italia le ha fatto comprendere ancora di più il concetto secondo cui “la musica non conosce confini”. Wang ha raccontato un episodio in cui un pianista accompagnatore italiano, che si era appena confrontato per la prima volta con il brano “Tre desideri di una rosa”, è riuscito a eseguire l’accompagnamento con grande emozione e in perfetta sintonia con la cantante, quasi senza bisogno di prove.

“Ogni volta che eseguiva l’accompagnamento di brani cinesi, sembrava quasi fosse una persona cinese a suonare, come se potesse comprendere il significato del testo in cinese”, ha dichiarato Wang.

La ragazza ha affermato che ogni esperienza di studio in Italia è estremamente preziosa per lei. Se avrà l’opportunità, ha affermato, spera di poter tornare ancora in Italia per acquisire ulteriori conoscenze nel settore e magari, un giorno, calcare il palcoscenico dell’opera lirica italiana. (Xin) © Xinhua

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