Emergenza idrica a Siniscola. Acqua putrida – potabilizzatore guasto – Abbanoa chiude i rubinetti – il sindaco chiude le scuole

SINISCOLA – È emergenza idrica a Siniscola. Mentre la città divide la propria acqua con le borgate marine, dai propri rubinetti fuoriesce acqua marrone e puzzolente, non utilizzabile ne per scopi alimentari ne per l’igiene e la cura della persona. Nasce un comitato per difendere la salute pubblica. Il Sindaco tuona contro l’Ente Gestore. Nel frattempo un guasto alla condotta del Consorzio di Bonifica, costringe Abbanoa a chiudere i rubinetti. Scatta il servizio autobotti. E il Sindaco è costretto a chiudere le scuole. Questa in sintesi la situazione di questi giorni ma non solo, ma procediamo per gradi:

IL COMITATO – Solo ieri abbiamo pubblicato l’esposto-denuncia inviato dal Comitato, sorto nella cittadina baroniese per tutelare il diritto dei cittadini alla salute, diritto non garantito dalla qualità dell’acqua che sgorga dai propri rubinetti (APROFONDISCI), all’attenzione del sindaco, del prefetto di Nuoro e dell’Ente gestore ovvero Abbanoa.

Acqua non potabile dai rubinetti di Siniscola

IL SINDACO – Poche ore dopo il sindaco Gian Luigi Farris si faceva portavoce della protesta e, attraverso il proprio profilo Facebook, come ormai consuetudine dei nostri amministratori, chiedeva a Abbanoa di riavere la propria acqua: “Poco più di un mese fa, lo Stato ci ha chiesto di compiere un gesto di solidarietà. Siamo stati composti e istituzionali, perché delle istituzioni facciamo parte e ne rispettiamo rigorosamente le logiche e le gerarchie. Allora c’era una comunità assetata e nel pieno della stagione turistica, con migliaia di ospiti che si sommavano ai pochi abitanti residenti e il serio rischio di conseguenze igienico/sanitarie. Dare una mano era cosa buona e giusta, perciò, abbiamo accolto la richiesta delle autorità competenti, sicuri che sarebbe stato un “prestito” a breve termine. Ma ora i ruoli si sono invertiti. Ora chiediamo aiuto noi, comunità di 12.000 anime che qui vivono tutto l’anno. Donne e uomini che ogni giorno vedono scorrere via la “loro” acqua di fonte per vederla tornare nelle loro case con sembianze repellenti, non più incolore né inodore. E nonostante tutto, fatturata come potabile a prezzi non certo popolari. Ogni giorno, 12.000 siniscolesi, subiscono il disagio dell’acqua sporca, buona per i fiori e per i pavimenti ma non per dissetarsi, non per l’igiene personale, né per la preparazione dei cibi in casa e nelle mense scolastiche. Addirittura pericolosa, per i dializzati della ASL. Tutto questo è semplicemente inaccettabile. Perciò Siniscola deve riavere la sua quota di acqua di Fruncu e oche e chiede ad Abbanoa, che da ieri ha un nuovo Presidente e un nuovo CdA, il ripristino della situazione precedente lo scorso 13 agosto. Lo chiede con fermo garbo ma molta, molta urgenza, per tutelare in primis gli studenti e i malati. Non c’è tempo da perdere”.

ABBANOA – Oggi proprio Abbanoa rende noto che, a causa di un guasto nelle condotte del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale, quelle che riforniscono di acqua grezza il potabilizzatore di Fruncu ‘e Oche, ha dovuto interrompere l’alimentazione dei serbatoi del Comune di Siniscola con conseguente interruzione dell’erogazione idrica nelle abitazioni. Secondo l’Ente gestore i tempi necessari al  Consorzio per la riparazione saranno molto lunghi, pertanto, insieme al Comune e alla Protezione Civile, per affrontare l’emergenza sta predisponendo un servizio sostitutivo con autobotti.

SCUOLE CHIUSE – Pochi minuti fa, infine, vista la situazione e a scopo precauzionale , il sindaco Farris è costretto a chiudere tutte le scuole cittadine per la giornata odierna (LEGGI L’ORDINANZA).

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Salvatore