NUORO – È l’appello del Movimento pro Territorio rivolto dai portavoce Alessio Pasella e Pasquale Zucca, nella conferenza stampa di oggi presso sala dell’Hotel Grillo a Nuoro.
Movimento pro Territorio è una formazione storica legata alle comunità locali; in passato ha promosso molte battaglie in difesa dei territori in Sardegna, come quelle per fermare la costituzione del Parco del Gennargentu, nel 2006, o quella contro il Piano Paesaggistico proposto dall’allora presidente della Regione Renato Soru, progetti contrastati con manifestazioni di piazza molto partecipate e contestualmente ricorsi amministrativi.
“Siamo penalizzati dalla mancata istituzione del collegio uninominale – è stato ribadito -, in questo caso avremo avuto interlocutori diretti in Europa; se non è stato istituito è perché da parte del PD c’era stata una forte opposizione a questo disegno”.
Il Movimento pro Territorio è favorevole alle energie rinnovabili ma si schiera contro ogni forma di speculazione, in difesa del territorio per la costituzione delle comunità energetiche.
“In Sardegna sono presenti numerose zone S.I.C. (Siti d’Interesse Comunitario), Z.P.S. (Zone Protezione Speciali), Z.S.C. (Zone Speciali di Conservazione), per un totale di 46000 ettari, e la Regione non se n’è mai intervenuta sia durante le giunte di Centro Destra sia durante quelle di Centro Sinistra”.
Per il Movimento la Legge Pratobello 24 è solo un inizio della battaglia per la sovranità, perché ha dei limiti, ad esempio non considera la L. 168/2017: significa la realizzazione dei parchi eolici e fotovoltaici la dove vorranno i privati, i quali potranno contrattare in autonomia con le multinazionali.
“Esistono responsabilità a livello regionale, non solo per il decreto Draghi. E poi anche la Legge Regionale predisposta da due legali della Regione e la Legge Pratobello 24 non considerano le comunità energetiche”. La delibera regionale prevede la costituzione di una cabina di regia gestita dagli assessori, coordinata dal Presidente, una soluzione manageriale, niente da criticare, ma non è una soluzione politica.
Il Movimento Pro Territorio chiede alla Regione la costituzione di un’agenzia energetica per lo studio di un piano energetico mirato alla nostra terra. “La Sardegna deve avere una propria indipendenza energetica attraverso la partecipazione e il coinvolgimento delle comunità locali, in modo tale da avere garantita una distribuzione democraticadei benefici per tutte le esigenze della nostra isola. Per noi è indispensabile un referendum, in ogni comune, sull’installazione dei parchi eolici e fotovoltaici, perché a nostro parere si deve partire dal principio della democrazia diretta dove ogni popolazione decide per il proprio territorio. Ma anche il referendum non risolve il problema. La Legge Pratobello 24 vuole combattere gli insediamenti eolici e fotovoltaici, ma conferma le perimetrazioni e di conseguenza i vincoli e i divieti delle aree protette previste dalla L.R. 31/89 sui parchi, respinte nel passato dalle popolazioni interessate”
“Con questa legge – hanno concluso – le oasi naturalistiche, zone agricole, montane, quelle interessate da beni archeologici, da paesaggi urbani, rurali vengono “urbanisticamente” ulteriormente vincolate e vietate, una proposta carente, inefficace nella sua organicità, perché non prevede il recepimento della Direttiva U.E., in quanto non fondata sull’art. 5 della Legge 53/2021, non utilizza la norma statale superiore al Decreto Draghi 199/2021 e al decreto Frattin. Una norma, quell’Europea, che avrebbe tutelato la Sardegna.
Francesco Nieddu