CAGLIARI – Si chiama Roberto Sollai, il medico di base con ambulatorio in via Santa Maria Chiara, aggredito ieri da un paziente con uno schiaffo che gli ha procurato la rottura di un timpano, e ora è ricoverato in ospedale. L’aggressore, poi arrestato, ha motivato il gesto per i tempi lunghi di attesa in ambulatorio, oltre venti minuti. “Paghiamo noi che siamo in prima linea le inefficienze del sistema sanitario” ha commentato il professionista.
Stanotte un altro episodio è avvenuto a Napoli, dove due guardie mediche del quartiere Melito sono state vittime di violenza da parte di tre donne e due uomini per essersi rifiutate di visitare a domicilio un loro parente. Dopo l’aggressione i sanitari si sono recati al pronto soccorso, dove gli sono state riscontrate lievi ferite al collo e alla testa; sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine per identificarne i responsabili.
Anche l’ASL di Nuoro è intervenuta ieri sull’argomento. Nel documento il direttore generale Paolo Cannas minaccia tolleranza zero nei confronti dei responsabili di aggressioni fisiche, verbali o tramite social, o di danneggiamenti alle strutture. Tra le argomentazioni, oltre alla condanna in sé della violenza, il fatto che, talvolta, questi episodi causano un’interruzione del servizio stesso e rallentano le cure agli altri pazienti. Il personale sanitario non è responsabile delle inefficienze, delle carenze negli ospedali, i cittadini devono uscire da questa convinzione e avere uno spirito collaborativo.
F.N.