La Provincia di Nuoro si illumina di “verde” per sensibilizzare i cittadini sulla SLA

Sonia

La Provincia di Nuoro si illumina di “verde” per sensibilizzare i cittadini sulla SLA

domenica 15 Settembre 2024 - 19:17
La Provincia di Nuoro si illumina di “verde” per sensibilizzare i cittadini sulla SLA

Il palazzo della Provincia Illuminato di verde

NUORO – Il 14 settembre  notte il palazzo della Provincia si è illuminato di verde. L’istituzione  locale ha aderito all’iniziativa nazionale dell‘AISLA (Associazione Italiana  Sclerosi Laterale Amiotrofica) con  oltre cento monumenti che si sono illuminati di un colore simbolo di forza e determinazione come ha spiegato  Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla, in occasione della Giornata nazionale della Sclerosi laterale amiotrofica (tenutasi appunta il 14 settembre), organizzata e promossa da Aisla, con l’alto Patronato del presidente della Repubblica e il patrocinio del ministero del Lavoro e delle politiche sociali e l’associazione nazionale dei comuni (Anci).

A illuminarsi in verde anche Palazzo Chigi, come ha ricordato  Massimelli: «Il colore della speranza, che in questo caso è quella di una vita migliore per le persone colpite da questa terribile malattia. La scienza – ha aggiunto – sta facendo il suo percorso. Chiaramente non è ancora stata trovata quella cura che riesce a sconfiggere definitivamente questo tipo di patologia, però questa iniziativa ha fatto conoscere tantissimo la Sla, una malattia rara. Il fatto che tutta l’Italia sia al nostro fianco e si stringa intorno a noi è un segnale bellissimo e importante perché vuol dire che le persone non sono più sole. I ricercatori stanno lavorando e noi attendiamo davvero, con tanta speranza, che finalmente la ricerca possa modificare – conclude – quel sentiero tracciato da questa terribile malattia».

La SLA annualmente colpisce circa 3 casi ogni 100.000 abitanti ed ha una prevalenza di circa 10 casi su 100.000 abitanti, inserendola per definizione dell’OMS una malattia rara (pertanto in Italia contiamo circa 5000-6000 malati). Ancora oggi, seppur molto meno, il sesso maschile ha un’incidenza maggiore di quello femminile. Molti fattori di rischio ambientali sono stati studiati in associazione alla malattia: il fumo di sigaretta sembra essere, insieme all’attività fisica intensa (sportiva o lavorativa) ed ai traumi generali, il fattore di rischio statisticamente più rilevante.

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