Ollolai. Confronto BIM-Regione sulla gestione sistema idroelettrico del Taloro: i comuni partecipino nelle nuove concessioni

OLLOLAI – Una partecipazione diretta dei comuni nella società che andrà a gestire le nuove concessioni del sistema idroelettrico Gusana-Taloro. È quanto hanno chiesto alla Regione, ieri a Ollolai, i sindaci del consorzio BIM (Bacino Imbrifero Montano), richiesta girata all’assessore dell’Industria, Emanuele Cani, presente all’incontro insieme alla collega Maria Elena Motzo, assessore degli Affari generali della giunta Todde. Da parte di Cani già una prima risposta: «L’acqua – ha dichiarato – è un bene comune e fa parte della nostra strategia per il futuro energetico dell’isola. La Regione è intenzionata ad avviare un percorso con il consorzio e i comuni aderenti per definire il futuro di queste concessioni».

Il confronto tra i 13 comuni del BIM e la Regione cade nel momento in cui si programma il corso per le nuove concessioni del sistema idro-elettrico barbaricino, affidate negli anni ’50 all’ENEL e ora in scadenza, se non addirittura scadute, come sostengono sia la Regione sia i comuni, tanto da aver avviato un contenzioso legale con l’ente elettrico. Oltre e a prescindere dai tempi della scadenza delle concessioni in atto, la richiesta è per una modifica complessiva degli assetti futuri: «A gestire il sistema idroelettrico – ha detto Salvatore Lai, sindaco di Gavoi – dovrà essere una società pubblico-privata, con la maggioranza delle quote in capo alla Regione e ai comuni. Il partner privato – ha aggiunto – dovrà essere chiaramente un soggetto con competenze tecniche per la gestione dell’attività energetica». Tradotto i soldoni: per la parte pubblica una partecipazione agli utili, al posto del canone a Regione e comuni del BIM corrisposto sinora dall’ENEL. Altro vantaggio dovrà essere quello di una riduzione dei costi delle bollette per le comunità. Richiesta ribadita negli interventi succedutisi durante l’incontro, aperto dal sindaco di Ollolai, Francesco Columbu, e proseguito con la relazione del presidente del BIM, Gianfranco Zedde.

Tra le richieste quella che il Consorzio sia inserito nell’agenzia per l’energia elettrica, in costruzione da parte della Regione. Questo nell’ambito di una maggiore centralità dell’idro-elettrico nel programma di potenziamento delle fonti rinnovabili, legato alla transazione energetica ed ecologica.  Questione generale che in questo tempo vede un confronto serrato (e a tratti aspro) tra la Regione e i comitati popolari, nati in seguito all’invasione di progetti per parchi eolici presentati da una serie di società della penisola. Un passaggio specifico sul tema l’ha fatto l’amministratore unico della Provincia, Costantino Tidu: «La Sardegna non può diventare l’hub energetico della nazione. Tanto più che già da ora – ha ricordato Tidu – abbiamo un surplus di 3mila megawatt di produzione, rispetto al fabbisogno di 8mila megawatt».

Francesco Pirisi

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