Nuoro. Atto vandalico all’Ortobene: spezzata una delle panchine del parco

NUORO – Un tempo a scuola, tra le discipline comprese nel programma didattico, veniva impartita sin dai primi anni l’Educazione Civica e con essa si gettavano le basi della buona convivenza civile ovvero di come comportarsi in società, nel rispetto degli altri e della cosa pubblica. Parliamo di cose semplici e basilari, dal come attraversare la strada in sicurezza (anche se ancora non esistevano i telefoni cellulari come elemento di distrazione di massa) al non gettare cartacce o quant’altro se non negli appositi contenitori, dal rispetto reciproco al rispetto dei ruoli, etc. E in molti casi si andava così a supplire alle carenze dell’educazione impartita in famiglia e a sensibilizzare i più giovani su temi che allora erano ancora poco dibattuti. Da qualche tempo, invece, alle alte sfere ministeriali, con la complicità dei livelli intermedi degli ambiti politici che regolano la politica scolastica, l’Educazione Civica deve essere sembrata cosa superata e, così, eccola svanita nel nulla, con le conseguenze del caso. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, anche in considerazione del fatto che la gioventù attuale è figlia di quelle che già, a sua volta, di Educazione Civica non ha nemmeno mai sentito parlare e sono cresciute in un’epoca in cui tutto sembra essere dovuto.

E a proposito di rispetto della cosa pubblica, ad esempio, ecco che gli atti vandalici non si contano più. È sotto gli occhi di tutti, in questi giorni, come è stata ridotta una delle panchine facente parte degli arredi del parco al monte Ortobene, tanto caro ai nuoresi e non solo. E possiamo solo immaginare… il divertimento provato da chi si è cimentato nel gioco di forza di piegarne la spalliera fino al punto di romperla, privando così, in primis, sé stesso e poi il resto della comunità della possibilità di fruirne, senza considerare in fatto che il costo della riparazione, per quanto ufficialmente sostenuto dalla pubblica amministrazione, in realtà è a carico di ognuno di noi. Ma tant’è, che al responsabile (o ai responsabili) del gesto dell’Educazione Civica evidentemente sfugge proprio il concetto.

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Salvatore