Il G7 in Sardegna si chiude con la Dichiarazione di Cagliari: “Abbiamo messo al centro la persona”

Redazione

Il G7 in Sardegna si chiude con la Dichiarazione di Cagliari: “Abbiamo messo al centro la persona”

di Gacomo Dessì
venerdì 13 Settembre 2024 - 18:03
Il G7 in Sardegna  si chiude con la Dichiarazione di Cagliari: “Abbiamo messo al centro la persona”

Il G7 del Lavoro chiude i battenti con la “Dichiarazione di Cagliari“. Il documento è stato siglato questa mattina dai rappresentanti dei governi di Italia, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Giappone e Regno Unito, fissando una serie di punti comuni per affrontare i grandi cambiamenti portati dall’intelligenza artificiale e dall’invecchiamento della popolazione.

“Abbiamo firmato la Dichiarazione di Cagliari per affrontare le nuove sfide del mondo del Lavoro” ha detto la ministra Marina Calderone nella conferenza stampa di chiusura del G7. “È una dichiarazione che tiene insieme e valorizza temi di assoluta centralità per lo sviluppo delle nostre economie. Abbiamo voluto mettere al centro la persona”. 

Due giorni intensi a Palazzo Regio, in un blindatissimo quartiere Castello a Cagliari, dove le varie delegazioni dei 7 Paesi più industrializzati del mondo si sono confrontate insieme ai sindacati e al mondo dell’industria. Il punto cardine è stato proprio il ruolo dell’intelligenza artificiale nel mercato del lavoro. «L’approccio umano-centrico è alla base dell’uso dell’intelligenza artificiale – ha spiegato Calderone – La nostra dichiarazione da risposte concrete per governare i processi in cui l’intelligenza artificiale può avere un impatto forte. Dobbiamo imparare a predire un po’ il futuro e capire di quali professionalità avremo bisogno fra 10 anni».

Per quanto riguarda l’invecchiamento della popolazione, che riduce la parte attiva rispetto a quella che ha terminato la propria vita lavorativa, la ministra chiarisce:  «Non si tratta di spostare l’età pensionabile più in avanti, ma di far coesistere diverse generazioni all’interno del mondo del lavoro». Per far questo c’è bisogno anche di migliorare l’occupazione femminile: “Per noi è una questione di giustizia sociale” ha detto Calderone. Spazio poi al tema dell’immigrazione, con l’esponente del governo che ha spiegato come debba trattarsi di “immigrazione regolare”, ovvero “manodopera qualificata che possa incrociare le richieste delle aziende” allo scopo di “combattere lo sfruttamento e il caporalato”.

Grande soddisfazione, infine, per la collaborazione di sindacati e mondo dell’industria alla Dichiarazione. «Il G7 ha fatto tesoro del dialogo e dello scambio con le parti sociali, con i gruppi di ingaggio, rinnovando uno spirito di apertura e di ascolto alle istanze del mondo del lavoro e di chi le rappresenta della nostra società. I rappresentanti delle parti datoriali Business 7 e Labour 7 hanno consegnato alla presidenza italiana del G7 e a tutti i Paesi membri una dichiarazione congiunta. Questo credo che vada assolutamente sottolineato, è un risultato importante che enfatizza poi quello che è stato il clima in cui abbiamo lavorato in questi due giorni».

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