Rio de Janeiro, 11 set 10:54 – (Xinhua) – Ieri si è tenuta a Rio de Janeiro, in Brasile, la prima tavola rotonda Cina-America Latina sui diritti umani, il primo scambio e dibattito istituzionale nel campo dei diritti umani tra Cina e America Latina e Caraibi (ALC).

Più di 120 alti funzionari, esperti e studiosi provenienti dalla Cina e dai Paesi ALC, oltre a rappresentanti di organizzazioni sociali, think tank e media, hanno discusso all’evento della cooperazione per lo sviluppo dei diritti umani nel processo di costruzione del consenso.

Nel suo discorso, Padma Choling, presidente della China Society for Human Rights Studies, ha affermato che, nell’ottica della creazione di una comunità Cina-ALC dal futuro condiviso, sia la Cina che i Paesi ALC condividono una concezione coerente dei diritti umani, pur seguendo percorsi diversi per arrivare al concetto.

Il presidente ha suggerito che la Cina e i Paesi dell’America Latina e dei Caraibi dovrebbero condividere concetti di sicurezza comuni e continuare a lavorare insieme per creare un ambiente pacifico per i diritti umani. Dovrebbero perseguire uno sviluppo condiviso, esplorare insieme un percorso inclusivo per i diritti umani e sostenere il concetto di coesistenza delle civiltà. È essenziale rispettare e sostenere i diversi concetti di diritti umani, ha affermato Choling.

Zhu Qingqiao, ambasciatore cinese in Brasile, ha affermato che la Cina e l’America Latina si assumono responsabilità comuni nel raggiungere lo sviluppo e la rivitalizzazione e nel migliorare il benessere delle persone, nonostante le differenze nei processi storici, nei sistemi sociali e nelle tradizioni culturali.

Zhu ha inoltre affermato che il Brasile e gli altri Paesi dell’America Latina e dei Caraibi hanno come priorità lo sradicamento della fame e della povertà e la promozione dell’equità sociale e della giustizia nella governance, aggiungendo che entrambe le parti devono continuare ad agevolare gli scambi e la cooperazione in materia di diritti umani.

Gustavo Pacheco Villar, presidente del Parlamento andino, ha affermato che sia la Cina che i Paesi ALC hanno portato contributi significativi ai diritti umani, aggiungendo che entrambe le parti dovrebbero formulare politiche corrispondenti per affrontare le sfide attuali che riguardano la guerra, il commercio internazionale e la sicurezza alimentare.