NUORO – Dopo Sassari, Olbia, Oristano e Cagliari, il confronto tra la giunta regionale, i consiglieri del territorio e gli amministratori comunali, sulle aree idonee a ospitare gli impianti eolici e fotovoltaici è proseguito ieri con due incontri, il primo a Nuoro e il secondo, nel pomeriggio in Ogliastra, a Tortoli, per proseguire oggi nel Sulcis e nel Medio Campidano.
«Abbiamo raccolto e fatto nostra – spiega la presidente della RAS Alessandra Todde – la paura e il disagio della grande mobilitazione popolare che vuole proteggere il nostro territorio da ogni speculazione. Allo stesso tempo abbiamo chiarito cosa comporterebbe per la Sardegna un vuoto normativo, in cui si innescano i poteri sostitutivi dello Stato. È necessario, quindi, accelerare il percorso della legge che stiamo proponendo, e che i sindaci siano più flessibili per un percorso realmente condivisi».
«Per quanto riguarda gli impianti già autorizzati – prosegue Todde – che hanno dichiarato inizio lavori, il corpo Forestale e le forze dell’ordine sono al lavoro per verificare che le aziende siano in regola con le autorizzazioni e che le dichiarazioni di avvio dei lavori siano state presentate in maniera corretta e veritiera prima dell’entrata in vigore della sospensiva. Non permetteremo che ci siano abusi o modifiche artificiose dello stato dei lavori».
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Di che cosa volete disquisire? Vogliamo parlare, ad esempio, di Villacidro? A sentire i "piemontesi" il comune, non da ora ma precedentemente, ha autorizzato il tutto, come pure la regione. Dulcis in fondo, i residenti hanno venduto i terreni e ci saranno 2 milioni di euro ca. di compensazione. A chi, a cosa ? Al comune suppongo... e se la matrice della vicenda nell'isola è questa - in bocca al lupo ! Dispiace che a questo punto paesaggi, profili e non solo..diventano
Un frequentatore della bella isola. Cordiali Saluti, Enrico M.