Redentore. È il momento della fede, con la processione e la messa solenne al Monte Ortobene

NUORO – Le maschere sarde, i vestiti tradizionali hanno animato Nuoro per due giorni, un fine settimana all’insegna delle folklore, della cultura, della musiche e del ballo che, così com’era accaduto il periodo scorso l’Europeade, hanno attirato in città migliaia di persone.

Già domenica, dopo la sfilata, il vescovo monsignor Antonello Mura aveva benedetto una rappresentanza dei vari gruppi presenti, chiedendo loro di essere: “Ad essere ambasciatori di pace e fratellanza″.

Alessandra Todde in abito tradizionale nuorese (foto Nieddu)

Il momento del raccoglimento e della fede, ha avuto il suo clou questa mattina, con il pellegrinaggio a piedi partito all’alba dalla cattedrale per il monte Ortobene, è stata celebrata la prima messa sull’altare in pietra ai piedi delle statua bronzea del Redentore.

Nuoro, processione all’anello dell’Ortobene (foto Nieddu)

Alle undici, poi, si è svolta la cerimonia solenne, officiata dal vescovo monsignor Antonello Mura insieme al Capitolo della cattedrale e ai sacerdoti della città, e accompagnata dai cori Barbagia e Grazia Deledda, alla presenza delle autorità militari e civili, alla presenza della presidente della regione Alessandra Todde, che per l’occasione ha indossato l’abito tradizionale nuorese.

Nuoro, processione all’anello dell’Ortobene (foto Nieddu)

Nel corso dell’omelia il Vescovo ha parlato del significato della statua di bronzo, fusa dall’artista calabrese Vincenzo Jerace (1862-1947): «Il significato della statua del Redentore con la croce, ci ricorda la passione e la sofferenza di Cristo, che non è morto, è risorto per noi, ha accettato la sofferenza senza tirarsi indietro. Spesso vedo volti di gente arrabbiata, dispiaciuta, che non riesce ad accettare i disagi della vita». Monsignor Mura ha ribadito il concetto di significato della vita da vivere appieno perché: “Il Cristo Redentore ci insegna questo”. Dopo la celebrazione della funzione religiosa si è svolta  la processione  lungo l’anello stradale, aperta dai Carabinieri in alta uniforme a cavallo  seguiti daii gruppi nuoresi in abito tradizionale che portavano a spalla la statua lignea del Redentore, poi i fedeli con altri cavalieri. Non sono mancati anche momenti di tensione per un cavallo scivolato sull’asfalto ma fortunatamente l’episodio si è concluso senza feriti e gravi conseguenze per una manifestazione che si rinnova da 124 anni.

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Franceschino Nieddu