Crosetto inaugura il Villaggio Italia a Tokyo, in programma cinque giorni di mostre ed eventi

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha aperto oggi a Tokyo Villaggio Italia, la mostra internazionale itinerante che accompagna la nave scuola della Marina Militare Amerigo Vespucci nelle principali tappe del suo tour mondiale. Per cinque giorni a partire da oggi, il Terminal Crociere Internazionale di Tokyo, sull’isola artificiale di Odaiba, ospita mostre ed eventi che raccontano le bellezze dell’Italia attraverso la sua arte, la sua cultura, la musica, il patrimonio enogastronomico, il cinema, la tecnologia e la ricerca scientifica. Alla cerimonia di apertura, che ha avuto come suggestiva scenografia lo storico veliero della Marina militare ormeggiato a Odaiba, sono intervenuti oltre al ministro Crosetto anche il viceministro della Difesa giapponese, Shingo Miyake; l’ambasciatore d’Italia in Giappone Gianluigi Benedetti; Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, la società del ministero della Difesa che realizza e sostiene Villaggio Italia; e il capitano di vascello Giuseppe Lai, comandante dell’Amerigo Vespucci. Presenti, inoltre, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini, il sottosegretario di Stato alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, il capo di Stato maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, e il presidente di Ice-Agenzia Matteo Zoppas. La cerimonia è iniziata sulle note degli inni nazionali di Italia e Giappone, eseguiti dal tenore Claudio Minardi, della cantante d’opera Yasuko Fuji e della banda musicale della Marina Militare. Madrine d’eccezione dell’evento la cantante e attrice Serena Autieri e la scultura “La David” dell’artista Jago. Al termine della cerimonia si è svolto il taglio cerimoniale del nastro. Il ministro Crosetto ha poi attivato la componente multimediale del Villaggio Italia, e ne ha visitato le mostre statiche.

La presenza dell’Amerigo Vespucci a Tokyo, ha dichiarato dal palco della cerimonia di apertura l’ambasciatore in Giappone Gianluigi Benedetti, è simbolo della nuova era delle relazioni tra Italia e Giappone, e la testimonianza del profondo impegno dell’Italia nel contribuire alla pace e la stabilità nel mondo, incluso l’Indo-Pacifico, per cooperare con alleati e partner alla garanzia della libertà di navigazione e alla tutela del diritto internazionale. “L’Amerigo Vespucci ha solcato i mari di tutto il mondo in innumerevoli missioni di acque lontane, ma sino ad oggi i porti giapponesi non avevano mai avuto l’occasione di accoglierla. È per me un privilegio accogliere questo veliero, simbolo di tante competenze italiane”, ha detto l’ambasciatore. La presenza a Tokyo dell’Amerigo Vespucci, ha proseguito il diplomatico, simboleggia a suo modo quella che in lingua giapponese è definibile una “Shin Jidai”: una nuova era nelle relazioni bilaterali che i capi di governo di Italia e Giappone – Fumio Kishida e Giorgia Meloni – hanno inaugurato con il lancio del partenariato strategico nel gennaio 2023 e con il piano d’azione triennale adottato dai due Paesi quest’anno. Si tratta, secondo Benedetti, di una nuova era che vedrà la crescita delle relazioni bilaterali in tutti gli ambiti, incluso quello culturale, per affidare alle future generazioni la custodia dell’amicizia tra le due nazioni. La presenza del Vespucci, ha concluso l’ambasciatore, è anche l’occasione per sottolineare il legame tra sicurezza e libertà di navigazione, e tra sviluppo economico e culturale, per il nostro come per ogni altro Paese. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha affermato che la presenza a Tokyo della Vespucci e del Villaggio Italia contribuisce a gettare le basi per un ulteriore rafforzamento della cooperazione e della crescita comune di Italia e Giappone. Il ministro ha ringraziato l’equipaggio dell’Amerigo Vespucci e “le centinaia di persone che hanno lavorato, sudato, rischiato, perché questa nave, miglio dopo miglio, partendo dall’Italia, doppiando l’America del Sud e toccando l’America del Nord, arrivasse infine a Tokyo”. Crosetto ha ringraziato anche l’omologo giapponese Minoru Kuhara, che a dispetto degli impegni istituzionali stamattina ho voluto visitare personalmente lo storico veliero italiano ormeggiato a Odaiba.  Crosetto ha sottolineato che la presenza italiana in questi giorni non si limita allo storico veliero e alle eccellenze in mostra al Villaggio Italia: la presenza in Giappone della portaerei Cavour con il suo gruppo d’attacco e il suo complemento di aerei da combattimento, della fregata Alpino e del pattugliatore polivalente di altura Raimondo Montecuccoli è una dimostrazione dell’importanza strategica attribuita dall’Italia all’Indo-Pacifico, che è e diventerà sempre più nodo dei traffici commerciali mondiali. “Come per il Giappone, la nostra vita ed economia dipendono dal mare, dalla libertà di navigazione, dal mantenimento della pace tra nazioni. Questo il significato della nostra presenza qui: è la volontà di rappresentare nel mondo un presidio di pace, di legalità, di difesa del diritto internazionale”, ha dichiarato il ministro, perché “la ricchezza delle nostre nazioni e il benessere dei nostri popoli passano per la tutela della pace, che si consegue sempre più anche attraverso un rafforzamento della difesa”. Crosetto ha spiegato le ragioni dell’inedito rafforzamento delle relazioni con i Paesi partner dell’Indo-Pacifico, anche nell’ambito della difesa e della sicurezza: “Abbiamo pensato che il futuro si potesse costruire con percorsi che guardavano alle singole nazioni. Abbiamo pensato al bene dell’Italia, il Giappone al bene del Giappone. Viviamo però tempi in cui il futuro si costruisce solo con la cooperazione tra grandi nazioni accomunate dagli stessi profondi ideali”. E’ questo il caso di Giappone e Italia, e più in generale “delle antiche democrazie e delle antiche culture”: ed è per questo che “abbiamo il dovere e l’obbligo morale di costruire il futuro, che riguardi il bene non solo delle nostre nazioni ma del mondo intero”, ha detto il ministro. Luca Andreoli, amministratore delegato di Difesa Servizi, ha sottolineato che il tour mondiale dell’Amerigo Vespucci e il Villaggio Italia sono un progetto che unisce undici ministeri. Si tratta, ha detto, di un’iniziativa “che può essere definita in tanti modi: un mini expo itinerante; una esposizione mondiale itinerante pluriennale; un concentrato o bolla di italianità. Tutte queste definizioni ci dicono qualcosa di ciò che questa iniziativa vuole rappresentare”. “Siamo alla seconda edizione: la prima è stata il Porto di Los Angeles con la realizzazione di un villaggio ex novo, una piccola cittadella. Questo secondo villaggio, in questa location speciale, il terminal crociere di Tokyo, è la riformulazione di una modalità di realizzazione: è un po’ la caratteristica di noi italiani, di saperci adattare ai luoghi in cui ci rechiamo”. A Tokyo il Villaggio Italia occupa una superficie complessiva di 22 mila metri quadri su quasi tre livelli, che ospiteranno in cinque giorni oltre 40 mostre ed eventi. Giuseppe Lai, comandante dell’Amerigo Vespucci, ha illustrato durante la cerimonia di oggi le tappe del lungo viaggio intrapreso dalla storica nave scuola lo scorso anno. “Sull’Amerigo Vespucci lavora una squadra di 264 membri dell’equipaggio, cui si sommano gli allievi dell’Accademia navale, per un totale di oltre 400 persone a bordo”, ha sottolineato il comandante. “Ci sono almeno altre 400 persone: affetti, famiglie, che danno forza al nostro equipaggio, un equipaggio allargato che arriva all’Italia”, ha evidenziato Lai. Nel corso del tour che lo ha portato per la prima volta in Giappone, l’Amerigo Vespucci si è anche fregiato dell’impresa di doppiare Capo Horn: “È stata la sfida maggiore, e fino all’ultimo non l’abbiamo nominato. Poi un tripudio di gioia”, ha raccontato il comandante, ricordando il motto dell’Amerigo Vespucci: “Non chi comincia, ma quel che persevera”. Il viceministro della Difesa giapponese, Shingo Miyake, ha sottolineato durante la cerimonia di apertura del Villaggio Italia che difesa e sicurezza sono tra gli ambiti delle relazioni tra Italia e Giappone che maggiormente simboleggiano i legami sempre più stretti tra i due Paesi. “Anche io ho avuto modo di vedere da vicino l’Amerigo Vespucci. E’ davvero la nave più bella del mondo”, ha detto il viceministro. Secondo Miyake, la presenza a Tokyo dello storico veliero “non soltanto rafforza la reciproca conoscenza, ma invia anche un messaggio di difesa comune della libertà di navigazione internazionale”.

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Sonia