Nuoro. La Sardegna ha reso omaggio al Redentore coi suoi abiti tradizionali – PHOTOGALLERY

Franceschino Nieddu

Nuoro. La Sardegna ha reso omaggio al Redentore coi suoi abiti tradizionali – PHOTOGALLERY

Sonia Meloni e Franceschino Nieddu
domenica 25 Agosto 2024 - 19:46
Nuoro. La Sardegna ha reso omaggio al Redentore coi suoi abiti tradizionali – PHOTOGALLERY

Nuoro, Redentore 2024 (foto S.Novellu)

NUORO – La bellezza e i colori della Sardegna oggi erano concentrati nel capoluogo barbaricino in occasione della sfilata degli abiti tradizionali per il Redentore. Tradizione, emozione, ma sopratutto cultura identitaria è quanto si è respirato  e percepito stamattina nel godere della sfilata delle migliaia di uomini, donne e bambini facenti parte dei 53 gruppi provenienti da ogni parte dell’Isola davanti a un numeroso pubblico che ha apprezzato la loro bellezza ma specialmente il loro incedere composto per una festa prima di tutto dal valore intrinsecamente religioso.
LE IMMAGINI, di Salvatore Novellu

I GRUPPI –  Il corteo è stato aperto dal giogo dei buoi proveniente da Orani, poi spazio ai gruppi ovviamente i padroni di casa hanno fatto da apripista: il coro Su Nugoresu, il coro Canarjos, il gruppo di ballo degli Amici del folklore e il gruppo Santu Predu.  Poi il percorso è stato scandito da tutti gli altri: il gruppo “Texile” di Aritzo, Atzara, “Nostra Signora di Monserrato” di Barisardo, “Sa bitha” di Bitti, “Ortachis” di Bolotana, “Giovanni Maria Angioy” di Bono, Burgos, “Bella mia” di Busachi, gli scalzi di Cabras, il gruppo folclorico di Cagliari “quartiere Villanova”, “Tiscali” di Dorgali, “Brathallos” di Fonni, “Tradizioni popolari de Garteddi” di Galtellì, “Su carruzu” di Ghilarza, “Sant’Andrea” di Gonnesa, città di Iglesias, Ittiri Cannedu, “Sant’Ignazio” da Laconi, “Tamuli” di Macomer, “Santu Cosimu e Santu Damianu” di Mamoiada, “Marianna Dessì Stefano Uccheddu” di Masainas, la Pro loco di Meana sardo, il gruppo folk olbiese, “Balladores” di Ollolai, Desulo, il gruppo folk Orani, “Santa Rughe” di Orosei, “Beata Vergine Immacolata” di Oschiri, “A manu tenta” di Osilo, il gruppo folk Città di Ossi, “San Nicola” di Ottana, “Beata Vergine del Rimedio” di Ozieri, “Salvatore Manca” di Ploaghe, “Su idanu” di Quartu Sant’Elena, “San Sebastiano” di Samugheo, la pro loco di Sant’Antioco, “Monte Gonare” di Sarule, il gruppo folk città di Sassari, “Tradissiones populares” di Silanus, “Cuccuru e janas” di Siniscola, il gruppo folk Sorgono, la Pro loco di Teulada, la Pro loco di Thiesi, “Sant’Anna” di Tortolì, “Santa Giusta” di Uta, “San Gabriele” di Villagrande Strisaili, “Biddobrana” di Villaurbana, il tenore “S’affuente” di Ottana, il tenore silanesu di Silanus e su Huncordu gavoesu di Gavoi.

IL PERCORSO –   La sfilata degli abiti tradizionali si è svolta nel cuore della città: viale del Lavoro, via Lamarmora, Corso Garibaldi seguito dai cavalieri il cui corteo è stato aperto. dalla  rappresentanza dei Carabinieri a cavallo.  La mattinata è terminata in Cattedrale, con la benedizione solenne impartita dal Vescovo Monsignor Antonello Mura.

LA BELLEZZA DEL REDENTORE –  La bellezza di questa manifestazione è la spontaneità dei  gruppi  folk che durante la sfilata scelgono di esibirsi davanti agli spettatori con l’improvvisazione di canti corali o balli. Questo momento dell’evento ricorda la genuinità della festa, che una volta si viveva nelle comunità dell’Isola e rappresentava anche un momento di socialità e condivisione, di gioia e di spensieratezza. Possiamo dire che questo rappresenta anche l’humus della cultura barbaricina e lo si ritrova integro nella festa del Redentore.

IL FESTIVAL DEL FOLCLORE  – La giornata di oggi si concluderà alle 19 allo stadio Frogheri con il festival del Folclore, che vedrà la partecipazione dei cori nuoresi, gruppi di canto a tenore e gruppi di ballo.

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