NUORO – Emozione, cultura e tradizione. Sono i tre elementi che hanno caratterizzato l’evento col quale ha avuto inizio l’edizione 2024 del Redentore. Alle 18.30 un pubblico numeroso e attento ha accolto con applausi l’esibizione delle maschere tradizionali.
I GRUPPI – Il rullo dei tamburi e gli squilli di tromba dei tamburini e trombettieri Città di Oristano hanno aperto il corteo. Poi in ordine hanno sfilato: Mamutzones de Samugheo, Sa Teula di Lodine, Su Corongiaiu di Laconi, Tumbarinos di Gavoi, S’Urtzu e sos Bardianos di Ula Tirso, Maschera a Gattu e Maimone di Sarule, Sos Colonganos di Austis, Maschere Maimones Murronarzos e Intintos di Olzai, Is Arestes e s’urtzu prestitu di Sorgono, Su Sennoreddu e sos de s’Iscusorzu di Teti, Su Bundu di Orani, Urthos e Buttudos di Fonni. Esibizioni di un mondo arcaico e rurale caratterizzato dal suono dei campanacci, dai versi grotteschi e i volti anneriti dalla fuliggine che ha incantato gli spettatori.
IL TERMINE DELLA SFILATA – Alle 20 la sfilata delle maschere è giunta davanti alla chiesa delle Grazie, dove sono state allestire le tribune. Un evento che si è svolto in modo ordinato ma nel quale non è mancata la riflessione sulla attualità della Sardegna grazie allo striscione esposto tra il pubblico contro la speculazione energetica.
Da qui poi il corteo ha raggiunto i giardini di piazza Vittorio Emanuele dove è stata organizzata una serata musicale.
Le maschere tradizionali sono state il preludio dell’altro evento importante di domani: la sfilata degli abiti tradizionali della Sardegna, che seguirà il seguente percorso: viale del Lavoro, via Lamarmora, corso Garibaldi, piazza Mazzini, via Mons. Bua, piazza Santa Maria della Neve.
Alle 12, poi seguirà la sfilata dei cavalieri, preceduta da una rappresentanza del corpo a cavallo dei carabinieri. Alle 13, alla cattedrale Santa Maria della Neve, la benedizione solenne impartita dal vescovo Antonio Mura. Alle 19, infine, il festival regionale del folklore allo stadio Frogheri. G
Giovedì 29 agosto ci si immergerà nella parte religiosa della festa:alle 6 del mattino partirà il pellegrinaggio dalla cattedrale al Monte Ortobene, dove alle 11 la santa messa sarò officiata dal Vescovo, con l’accompagnamento sonoro dei cori nuoresi, quindi la processione religiosa con il simulacro ligneo del Cristo introno all’anello del parco del Monte Ortobene.
Nuoro. Al via la 124° Festa del Redentore: presentato oggi il ricco programma