Galtellì. Attentato alla Casa dello Sport. Pittalis: «Poteva essere una strage. Porterò il caso in Ministero»

GALTELLÌ – Il deputato di Pietro Pittalis (Forza Italia) porterà al tavolo del ministro dell’Interno la vicenda dell’attentato contro la Casa dello Sport del centro della Bassa Baronia. «Chi ha attaccato in maniera così pesante alla serenità del paese deve essere assicurato alla giustizia»ha commentato Pittalis, durante il consiglio comunale aperto, che si è svolto ieri sera in Comune, a sei giorni esatti dall’intimidazione nella sede delle associazioni sportive, durante l’evento della festa del borgo, quando una bombola carica di gas è stata collegata a un innesco cui è stato dato poi fuoco. Solo per un caso fortunoso la bombola non è esplosa.

IL SINDACO – «Poteva essere una strage», ha evidenziato il sindaco Franco Solinas, durante la seduta consiliare, davanti a centinaia di cittadini. Palese e totale la condanna del gesto, di cui ieri è stata chiarita completamente la pericolosità; sono stati alcuni ragazzi di una delle associazioni sportive a trovarsi di fronte l’ordigno, che da un momento all’altro poteva esplodere.

Pittalis ieri a Galtelli’ (foto Pirisi)

CONTINUANO GLI ATTENTATI – L’episodio, inoltre, è stato messo in atto in un periodo segnato da altri attentati. Un cittadino ha subito per due volte il danneggiamento della propria auto. Qualche giorno fa è stato preso di mira l’ex sindaco Renzo Soro, che ha subito il danneggiamento della vigna. Risolute le parole del Primo Cittadino, in carica da poco più di un anno dopo le elezioni alle quali è stata presentata un’unica lista. «Mi viene difficile capire – ha affermato – quanto possa essere vile una persona che compie un tale atto. La nostra comunità vuole crescere – ha aggiunto – ma non tutti lavorano in questa direzione. Anzi, a Galtellì abbiamo l’abitudine di fare 10 passi in avanti – ha stigmatizzato Solinas – cui però ne facciamo seguire 30 indietro». Il sindaco ha voluto garantire l’appoggio dell’amministrazione civica alle associazioni sportive, tra cui l’ASD Tuttavista Galtellì, rifondata otto anni fa, coinvolgendo decine di giovani.

Il Consiglio Comunale di ieri a Galtelli’ (foto Pirisi)

I CONSIGLIERI – Nella linea del sindaco le parole dei consiglieri comunali Vincenzo Gallus e Costantino Camedda: «Chi ha messo in opera questo attentato – ha detto Gallus – forse non si è manco reso conto degli effetti devastanti che poteva avere. Oggi diventa fondamentale il dialogo – ha proseguito – affinché Galtellì riprenda il suo percorso di crescita civile e sociale». Dialogo auspicato anche dal parroco don Piero Mula, dorgalese, da alcuni anni sotto il Tuttavista, dopo il ministero svolto a Orani e a Nuoro, nella parrocchia del Sacro Cuore: «Credo siano importanti – ha detto – due sentimenti e posizioni. Da una parte il “no” deciso rispetto ai comportamenti violenti. Dall’altra però – ha proseguito – non può non mancare l’ascolto di queste situazioni di disagio». Nell’incontro anche le voci degli ex amministratori civici Gesuino Beccari e Francesco Cosseddu. «Non credo sia difficile, anche perché qualche cosa già si sa – ha detto Beccari – arrivare agli autori dell’attentato e chiedergli di scusarsi». Cosseddu ha dal canto suo messo in evidenza quanto pesi in queste vicende il sentimento dell’invidia tra persone o gruppi: «Un sentimento diffuso in Sardegna e che a Galtellì lo è in modo particolare».

Francesco Pirisi

Share
Published by
Francesco Pirisi