SPECULAZIONE ENERGETICA – «La macchina repressiva dello Stato si è già messa in moto, con ridicole motivazioni si cercano di fermare le pacifiche proteste contro la speculazione energetica». Lo denuncia l’associazione Libertade che sottolinea che la Questura di Oristano ha notificato il primo avviso orale con il quale uno dei manifestanti del porto di Oristano è stato avvisato di “comportarsi secondo la legge”.
Il provvedimento viene motivato ritenendo la persona un soggetto pericoloso perché nel lontano 2018 ha protestato accanto ai pastori o perché aveva, “sempre pacificamente, manifestato contro Abbanoa e ancora per aver affisso dei manifesti”. Sul caso sta già lavorando l’avvocato Giulia Lai che ha già annunciato che farà ricorso sia contro «la sanzione amministrativa per l’illecito amministrativo (blocco stradale) contestato al compagno ma anche per questo assurdo avviso orale per il quale si chiederà la revoca» conclude l’associazione.