NUORO – dal 9 agosto sono operativi al San Francesco sono operativi sette nuovi giovani medici: cinque infettivologi e due internisti con la finalista scrive la ASL in un comunicato stampa di rinforzare i reparti di area medica del San Francesco.
«Grazie all’impegno dei responsabili delle strutture internistiche nello sviluppare percorsi condivisi – spiega il Direttore Generale, Paolo Cannas – anche i reparti di Malattie Infettive, Geriatria e Medicina dell’Ospedale San Francesco si apprestano ad accogliere giovani colleghi, che contribuiranno ad assicurare l’assistenza infettivologica e internistica per un bacino d’utenza che storicamente riguarda la provincia di Nuoro e non solo. Con l’assunzione dei nuovi medici l’equipe incrementa il proprio organico e si rinforza».
Il Dipartimento di Cure Mediche, diretto da Mauro Pisano, si avvale della preziosa collaborazione dei primari Antonina Carai (Malattie Infettive), Salvatore Zaru (Medicina) e Antonio Casula (Geriatria). Grazie al lavoro di squadra si è potuto creare un clima positivo ed innovativo, che è risultato vincente e attrattivo.
«La peculiarità dei reparti afferenti alle cure mediche – spiega Pisano – è quella di considerare il malato in un’ottica olistica, globale, prendendo in cura gli ammalati che presentano più patologie contemporaneamente. La persona è quindi considerata nella sua interezza, in relazione a tutte le problematiche che presenta, per meglio affrontare la diagnosi e il percorso terapeutico»
In particolare nasceranno due nuove attività all’interno del Dipartimento di Area Medica:
Attivazione Programma Antimicrobial Stewardship (modello di governo clinico utile ad ottimizzare le terapie antibiotiche e ridurre le resistenze, programmato da un team multidisciplinare composto da Infettivologo, Farmacista Ospedaliero, Igienista, Microbiologo del Laboratorio); Area Medica Critica in Geriatria, con 4 posti letto per pazienti critici che saranno gestiti in maniera intensiva. «Il nuovo modello organizzativo della ASL 3 – conclude Pisano – punta a far ripartire in maniera razionale e moderna l’attività della struttura di Malattie Infettive e, contestualmente, dare un nuovo impulso alla struttura di Medicina e Geriatria, reparti vitali e cruciali di ogni ospedale». Inoltre con l’avvio delle COT (Centrali Operative Territoriali) e l’utilizzo della centrale di monitoraggio dei pazienti a domicilio, sarà possibile gestire le cronicità direttamente nel territorio.