Migliorare le condizioni di vita di tanti sardi, disoccupati o lavoratori con basso reddito, sostenendo processi di incremento dell’occupazione attraverso la concessione di bonus assunzionali o di stabilizzazione. È questo l’obiettivo della misura presentata oggi in conferenza stampa dall’assessora del lavoro Desirè Manca, per la quale, nell’ambito di un più complessivo programma di contrasto alle povertà, la Giunta Todde ha approvato uno stanziamento di 40 milioni di euro.
“Questa è una misura a cui tengo particolarmente – ha spiegato l’assessora – in quanto sin dal mio insediamento ho pensato ad un’azione capace di incidere sulle povertà e in particolare sulle nuove povertà. I bonus occupazionali, infatti, sono destinati ai lavoratori con maggiori difficoltà ad inserirsi nel mercato del lavoro, in particolare gli over 50, ma anche a tutti coloro che un lavoro lo hanno già ma hanno un reddito molto basso, che non supera i 15mila euro all’anno, i cosiddetti lavoratori poveri. Basti pensare che in Sardegna ci sono 110 mila famiglie che vivono in condizioni di povertà e in questo periodo, dati sull’inflazione alla mano, sappiamo che per loro è ancora più difficile arrivare alla fine del mese”, ha commentato l’assessora Desirè Manca.
La misura “Bonus assunzionali e di stabilizzazione del lavoro” si sviluppa su due assi: occupazione e stabilizzazione. Particolare attenzione è rivolta ai lavoratori over 50 e ai cosiddetti working poor, ovvero coloro che, nell’ultima dichiarazione dei redditi disponibile, hanno dichiarato un reddito annuo lordo pari o inferiore a 15.500 euro, ma anche ai lavoratori in cassa integrazione o coinvolti in situazioni di crisi aziendali e ai disoccupati di lungo periodo (da oltre 12 mesi).
“Nel caso di incentivo all’assunzione con contratto a tempo indeterminato – ha spiegato l’assessora – l’aiuto viene concesso per 24 mesi, nel caso di contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi avrà durata pari a tale periodo. L’intensità dell’aiuto sarà calcolata su una base forfettaria definita su fasce di retribuzione”.
Per favorire lo sviluppo professionale, rispetto alle esigenze formative specifiche dell’impresa, dei lavoratori neoassunti più svantaggiati la misura prevede anche la costituzione, presso l’ASPAL, di un Fondo per la formazione continua di lavoratori neo assunti, da concedere alle imprese (sulla base dell’Art. 31 del Regolamento (UE) n. 651/2014) per la formazione di lavoratori neo assunti o per la formazione di lavoratori di imprese sarde coinvolti in processi di trasformazione o sviluppo aziendale che necessitino di processi di riqualificazione, conversione e rafforzamento delle competenze. L’assessora precisa che la misura è cumulabile con gli incentivi previsti a livello governativo.