Mega incendio a Nuoro. La rabbia degli allevatori: “Abbiamo difeso le nostre aziende con le frasche”

Sonia

Mega incendio a Nuoro. La rabbia degli allevatori: “Abbiamo difeso le nostre aziende con le frasche”

mercoledì 31 Luglio 2024 - 12:11
Mega incendio a Nuoro. La rabbia degli allevatori: “Abbiamo difeso le nostre aziende con le frasche”

«Abbiamo perso tutto siamo riusciti a salvare solo il bestiame, chiederemo ai comuni di Orune e di Nuoro la richiesta dello stato di calamità naturale per poter avere i ristori: da qui a dicembre dobbiamo alimentare il bestiame e la spesa non è sostenibile», sono le parole di un pastore di Orune. Ha lottato tutta la notte contro l’incendio, insieme agli uomini della Protezione civile ma ora vuole restare nell’anonimato. Tanti i danni economici ma sono altrettanto pesanti quelli ambientali:  «L’incendio ha distrutto sugherete, recinzioni, fili elettrici, tubature, una situazione disastrosa tutta da ricostruire – ha proseguito l’allevatore – Qui non abbiamo potuto fare niente sul fronte della pulizia perché è una zona soggetta a vincoli idrogeologici, non c’è acqua, mancano i bacini e l’incisività nello spegnimento non è ottimale per questo motivo. Senza contare il danno ambientale: chi passa dalla provinciale da Nuoro per Orune e per Benettutti assiste a un paesaggio lunare per centinaia di chilometri. I danni sono incalcolabili per questo chiediamo aiuto alla Regione, allo Stato e a tutti quelli che ci possono aiutare di dare una mano per ricostruire». Tra gli allevatori di Sa Serra c’è rabbia e disperazione e si denunciano anche i problemi sul fronte dello spegnimento dell’incendio:  «È tutto distrutto, chi di competenza intervenga subito – ha detto Nenneddu Sanna portavoce storico dei pastori nella guerra per il prezzo del latte – Qui le leggi devono riconoscere il nostro ruolo nella pulizia dei terreni ma anche sul funzionamento della macchina regionale. Mancano le forze a terra: il personale del Corpo Forestale, dell’Agenzia Forestas ecc. è fatto da operai anziani e noi abbiamo dovuto difendere le nostre aziende con le frasche e con le zappe. Dobbiamo ringraziare i santi in paradiso se ieri sera il fuoco è diminuito di intensità per via del vento che ha soffiato in direzione contraria, altrimenti sarebbe arrivato in paese»  ha concluso Nenneddu Sanna. È ancora da verificare se l’incendio abbia colpito aziende nei territori di Orani, Orotelli e Benettuti: «Invitiamo tutti gli allevatori o persone che hanno terreni nelle zone interessate dal rogo nei nostri paesi, a farci sapere se hanno subito danni e se hanno bisogno di aiuto. Noi siamo pronti a intervenire», fa sapere il sindaco di Orani Marco Ziranu.

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