NUORO – Oggi, 28 luglio 2024, va in archivio la 59esima edizione dell’Europeade, che dopo i rallentamenti iniziali in termini di logistica e organizzazione dovuti soprattutto alle dinamiche politiche legate alla caduta della Giunta Soddu e al ritardo della nomina del commissario, si è tenuta e, anzi, in barba alle polemiche della prima ora, si è rivelata una bellissima manifestazione in termini di ospitalità, impatto sul pubblico e confronto culturale tra i popoli.
Protagoniste indiscusse della kermesse, che dopo 20 anni è tornata nel capoluogo barbaricino, cultura e tradizione.
Del più grande festival folcloristico sulla cultura popolare europea, che dal 1964 si svolge ogni anno in una diversa città del Vecchio Continente, Nuoro ha ospitato ben quattro edizioni, per iniziativa di Armando Pira, maestro del folclore e membro per alcuni decenni del comitato internazionale dell’Europeade.
120 gruppi per un totale di 3mila figuranti per cinque giorni hanno invaso strade e piazze di Nuoro portando allegria e una ventata di aria fresca, che in termini economico-turistici ha significato un’iniezione di vitalità e non solo, dimostrando che gli operatori economici se arrivano i visitatori rispondono più che positivamente.
Locali, ristoranti e bar, infatti, si sono riempiti fino a tarda sera, contrariamente a quanto avviene nel resto dell’anno, quando nel fine settimana è più probabile che le saracinesche rimangano tristemente abbassate.
La giornata più bella e partecipata, se non teniamo conto della cerimonia inaugurale, è stata quella di ieri, con la sfilata di tutti i gruppi folcloristici abbigliati ognuno nel proprio abito tradizionale che, a partire dalle 18.30 ha percorso tutto il centro cittadino cantando e ballando per un pubblico che ha partecipato con grande entusiasmo, tribuna delle autorità compresa.