Occhiuto chiede moratoria sull’autonomia differenziata. Todde: “Una truffa per sottrarre risorse al sud”

AUTONOMIA DIFFERENZIATA – Il ddl Calderoli, che non è uno ‘spacca Italia’, è stato migliorato grazie a Fi, ma la legge andava maggiormente approfondita. Ci sono materie per le quali si potrebbero fare subito intese. Su questi temi, invece, serve un surplus di riflessione per capire se ci possano essere ricadute negative per le Regioni del Sud”. A dirlo Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria  auspicando una moratoria del governo, che “Eviti intese con le Regioni fino a quando non sarà superata la spesa storica”. “E poi – ha aggiunto – ho contestato il metodo: una legge di questo genere doveva essere maggiormente metabolizzata dal Paese, invece è stata approvata di notte e di fretta, facendola sembrare ancora più divisiva rispetto a quello che è“. “Nessuno – ha detto Occhiuto – mette in discussione il fatto che l’autonomia fosse un punto del programma di centrodestra, ma c’è modo e modo di fare le cose. Nel testo, l’ha fatto inserire Forza Italia, è previsto che le intese sulle materie Lep si possano fare solo dopo aver finanziato i fabbisogni, vale a dire dopo aver trovato le risorse per assicurare a tutti i cittadini italiani, sia di Crotone che di Vercelli, gli stessi diritti. Siccome queste risorse ancora non ci sono, aver approvato una legge con queste modalità forse poteva essere evitato”.

SCHLEIN – “Noi siamo molto felici che sia partita la raccolta per fermare l’autonomia differenziata, una legge che spacca in due il Paese, che invece ha bisogno di essere ricucito nelle diseguaglianze che sono aumentate tra Nord e Sud, tra le periferie, tra le aree interne e le città”. Lo dice Elly Schlein parlando con la stampa al festival di Giffoni. “Ma è una riforma che fa male anche al Nord – sottolinea la segretaria Pd – perché è assurdo immaginare di potere avere venti politiche energetiche diverse quando ne servirebbe una comune, europea, per riuscire ad abbassare le bollette sia alle imprese che alla famiglie”.

TODDE – “È importante vedere che i cittadini del Sud Italia si stanno rendendo conto che l’autonomia differenziata è una truffa per fare in modo di sottrarre loro delle risorse. Mi fa piacere che anche i calabresi stiano facendo ragionare il governatore Roberto Occhiuto e che anche lui si stia rendendo conto che per rappresentare la propria regione bisogna portare avanti questa battaglia”. La governatrice Alessandra Todde risponde così ai giornalisti a margine dell’incontro ‘Enti Locali – Enti Intermedi – Regione – Per una nuova governance e una nuova autonomia’, organizzato dalla Cisl Sardegna e aperto dal segretario generale del sindacato, Pier Luigi Ledda. “Sta emergendo un paese diviso – ha aggiunto Todde -, il sud e le isole si contrappongono a una legge che spacca l’Italia. E io voglio essere molto chiara sulle motivazioni della Sardegna, perché sono state oggetto di polemica anche con i governatori della Lega, Zaia e Fontana: la Sardegna è una regione ad autonomia speciale e proprio perché è speciale ha diritto ad avere fondi e finanze per abbattere il gap di insularità”. La governatrice, in testa al fronte delle cinque Regioni che chiedono il referendum abrogativo (Emilia Romagna, Toscana, Puglia e Campania), spiega che insieme alla richiesta di referendum che sarà depositata alla Corte costituzionale dai delegati dei 5 consigli regionali, andrà avanti parallelamente la campagna di firme per sensibilizzare i cittadini. “Per quanto riguarda la Sardegna – ha sottolineato -, l’istruttoria per l’impugnazione prosegue, riteniamo di avere delle ottime argomentazioni e porteremo avanti la nostra battaglia”.

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Salvatore