Cala Gonone Jazz volge al termine: il piano di Emmet Cohen e Amaro Freitas protagonista nel week end

Salvatore

Cala Gonone Jazz volge al termine: il piano di Emmet Cohen e Amaro Freitas protagonista nel week end

venerdì 26 Luglio 2024 - 08:13
Cala Gonone Jazz volge al termine: il piano di Emmet Cohen e Amaro Freitas protagonista nel week end

Il pianista Amaro Freitas

DORGALI – Volge al termine la trentasettesima edizione del Cala Gonone Jazz Festival con piano grande protagonista nel weekend, quando i nuovi volti del jazz set Emmet Cohen (in trio con Joey Ranieri al basso e Joe Farnsworth alle percussioni) e Amaro Freitas (piano solo) infiammeranno il palco del teatro comunale di Cala Gonone, rispettivamente il 27 e 28 luglio, alle ore 22,00.

In apertura, domenica, Euterpe 4tet del dipartimento di Jazz del Conservatorio Canepa di Sassari (Stefano Alivesi, chitarra; Francesco Lai, chitarra; Francesco Carru, basso elettrico; Luca Demontis, batteria). L’ensemble, nato proprio tra le aule dell’istituto di alta formazione sassarese, propone un repertorio di brani standard tratti dalla tradizione jazzistica che spazia dallo swing alla bossa nova fino al jazz più moderno.

Prosegue dal 15 luglio al 15 settembre, all’Acquario di Cala Gonone, la mostra fotografica “No Flash Please” .

Emmet Cohen è un poliedrico pianista e compositore jazz americano che appartiene alla generazione di alcune figure artistiche fondamentali. Downbeat ha elogiato il “tocco agile, il passo misurato e il caldo vocabolario armonico” che impiega per comunicare con altri musicisti e pubblico in cosa egli definisce “il livello più profondo di umanità e individualità”. Leader dell’Emmet Cohen Trio, Cohen è un artista jazz e formatore internazionale che ispira studenti artisti di tutte le età a diventare, come lui, reattivi al loro pubblico. È apparso a Newport, Monterey, e festival jazz del Mare del Nord, tra gli altri, e in molti locali di musica famosi, tra cui Rose Hall e il Kennedy Center. Cohen ha suonato anche in locali notturni leggendari, come il Village Vanguard, Blue Note, Dizzy’s Club Coca-Cola, Birdland, Jazz Standard, Ronnie Scott’s e Jazzhaus Montmartre. È organista dell’Hammond B-3 all’Harlem’s SMOKE jazz club. Studente di pianoforte Suzuki dall’età di tre anni, Cohen ha conseguito la laurea in pianoforte jazz la Manhattan School of Music (M.M.) e l’Università di Miami (B.M.). È stato finalista sia alla Cole Porter Fellowship dell’American Pianists Association (2015, 2011) che nel concorso pianistico internazionale Thelonious Monk (2011). Cohen si è esibito o ha collaborato con Ron Carter, Benny Golson, Jimmy Cobb, George Coleman, Jimmy Heath, Tootie Heath, Houston Person, Christian McBride, Kurt Elling, Billy Hart, Herlin Riley, Lea DeLaria e Bill T. Jones.

Amaro Freitas, pianista, tastierista, arrangiatore e compositore astro nascente del jazz carioca e internazionale. Questo prodigioso giovane pianista brasiliano, crea una musica che è un’esplorazione della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso sperimentazioni jazz. Il suo lavoro ingloba nel linguaggio jazzistico sonorità e riferimenti a diversi aspetti della cultura popolare brasiliana, nonché elementi ritmici della musica africana: dal maracatu afro-brasiliano, nato nelle piantagioni di zucchero coltivate dagli schiavi, ai ritmi carnevaleschi ad alta intersità di frevo e baião. Il pianista è cresciuto nei bassifondi di Recife nel Nord-Est del Brasile, diventando però un’icona del jazz internazionale, lavorando instancabilmente per diventare l’artista che è oggi, guadagnando l’attenzione per il suo “approccio alla tastiera così unico da essere sorprendente”. Il nuovo album “Sankofa” – una ricerca spirituale nelle storie dimenticate, filosofie antiche e figure ispiratrici del Brasile nero – è il suo lavoro più straordinario e sincero. Un’esplorazione stravolgente della tradizione ritmica e musicale brasiliana proiettata verso orizzonti di fulminanti e elettrizzanti sperimentazioni jazz.  Il suo stile pianistico percussivo trae origine dalle sonorità tradizionali del Pernambuco e dai jazzisti che lo hanno influenzato, su tutti Monk e Corea.

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