NUORO – Sono arrivati il ventitre a Oliena e subito si sono resi conto della insalubrità dell’alloggio, uno stabile con 4 bagni (di cui due non funzionanti) per 201 persone; ovunque sporcizia, vetri rotti, tracce di umidità, ragni e insetti vari.
«Ci siamo rivolti al referente del Comitato a Oliena – raccontano i componenti del gruppo – e ci è stato risposto di restare a Oliena o rientrare a casa».
Così, verso le 20,20 di ieri sera, si sono recati a Nuoro, davanti al Palazzo Comunale e, alle 23,00, grazie ad un passante, hanno avuto la possibilità di parlare con un funzionario comunale, il quale ha ascoltato tutti e ha risposto loro di ritornare a Oliena perché oggi avrebbero risolto la situazione.
«Un sacerdote ha notato la nostra presenza – spiegano – e ci ha offerto l’alloggio nella Casa della Curia a Solotti, dove ci troviamo e ci ha offerto la colazione. Facciamo presente che abbiamo pagato un supplemento per la cena al comitato».
Le difficoltà ci sono anche a livello di collegamenti come spiegano i figuranti: «L’ultimo tratto di strada non è asfaltato dove stiamo alloggiando non è asfaltato. Ci hanno riferito che provvederanno a riportarci in città con un bus del Comune o il pulmino del sacerdote quando dovremo fare le esibizioni».
Il gruppo proveniente dalla Spagna ribadisce che: «Non ci aspettavamo questo trattamento ma un ambiente idoneo, salubre, senza insetti con condizioni igieniche adeguate. L’anno scorso in Germania a Ghotha abbiamo alloggiato in un centro sportivo, pulito e ordinato. Ci dispiace ma a Oliena non potevamo stare in quel posto inadeguato anche per gli strumenti che possediamo molto costosi con un valore totale non inferiore a 50mila euro».
Oggi gli spagnoli hanno interagito con la rappresentanza del comitato dell’Europeade per spiegare il motivo della loro “protesta” che non vuole essere una presa di posizione ma semplicemente una constatazione di ciò che hanno trovato al loro arrivo.
«Se gli esponenti del comitato organizzativo avessero visto le condizioni della struttura di Oliena ci avrebbero dato subito ragione e non escluso che noi ci rivolgeremo all’Unione Europea». I figuranti iberici sperano che questo non rovini il clima festivo di questi giorni ma si prenda coscienza di quello che è successo per trovare una soluzione.
.