“Più medici per il Nuorese”: lo garantiscono Todde e Bartolazzi ai sindaci riuniti in conferenza socio-sanitaria

Francesco Pirisi

“Più medici per il Nuorese”: lo garantiscono Todde e Bartolazzi ai sindaci riuniti in conferenza socio-sanitaria

Francesco Pirisi
lunedì 22 Luglio 2024 - 17:26
“Più medici per il Nuorese”: lo garantiscono Todde e Bartolazzi  ai sindaci riuniti  in conferenza socio-sanitaria

Todde e Bartolazzi durante la conferenza socio sanitaria

NUORO –  La Regione promette di potenziare la sanità nel Nuorese. L’hanno garantito la governatrice Alessandra Todde e l’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, durante la conferenza socio-sanitaria, tenutasi questa mattina nel capoluogo. Incontro al quale hanno preso parte i sindaci dei 52 comuni del territorio dell’Asl. Tra loro i presidenti dei cinque distretti (Nuoro, Siniscola, Gavoi, Sorgono e Macomer) che hanno evidenziato le lacune: dall’assenza di medici di base e pediatri nei territori, sino alle deficienze nei numeri del personale nei reparti degli ospedali (quando non sono stati chiusi proprio).

La conferenza socio sanitaria

LE SOLUZIONI – Le soluzioni comunicate da Todde e Bartolazzi si appoggiano sull’incentivazione economica ai medici che sceglieranno di operare in provincia e nel richiamo in servizio (se volessero accettare) di coloro che hanno riposto il camice per andare in pensione. La soluzione per gli ospedali è invece legata all’allargamento dell’attività di specializzazione dei giovani medici, che insieme alle cliniche universitarie dovrà coinvolgere gli altri ospedali: «Il lavoro nel reparto – ha affermato Bartolazzi – dovrà essere considerato professionalizzante». L’altro fronte dell’impegno è stato garantito per quanta riguarda le case della salute (o della comunità): «Dobbiamo arrivare a realizzarne in Sardegna 55 – ha ricordato Alessandra Todde – ma siano ancora indietro, per quanto riguarda gli interventi edilizi». L’ambito della prevenzione è stato anch’esso tema di confronto. L’ha introdotto il direttore generale Paolo Cannas, ricordando le molte attività di screening portate avanti negli ultimi anni. L’ultima delle quali il tour del camper per le mammografie, che ha concluso il suo percorso attraverso l’Asl. L’idea di Bartolazzi è comunque che si possa fare di più: «C’è poca adesione agli screening e su questi limiti bisogna lavorare, potenziando la comunicazione». Sia l’assessore, sia la presidente ritengono che molte cose si possano sanare con una migliore organizzazione: «I medici ci sono, ma sono distribuiti male», ha affermato Bartolazzi. Mentre Todde è dell’avviso che si debba invertire il flusso degli operatori, «sinora mossosi verso Cagliari e Sassari, ora da spostare in direzione delle aree centrali e periferiche». In attesa di novità positive sono i sindaci e le loro comunità, che questa mattina hanno avuto voce con i cinque presidenti del comitati distrettuali. Ribadendo i troppi vuoti nella medicina generale (compresi i presidi di guardia medica) e chiedendo ulteriori risorse per i servizi sociali. Esigenze riunite in una richiesta di fondo da parte del commissario della provincia, Costantino Tidu, al tavolo come capo della conferenza socio-sanitaria: «Vanno aumentati i numeri degli operatori e organizzati in maniera razionale».

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