Nuoro. L’impianto fotovoltaico dell’ospedale San Francesco? Mai entrato in funzione!

Salvatore

Nuoro. L’impianto fotovoltaico dell’ospedale San Francesco? Mai entrato in funzione!

giovedì 18 Luglio 2024 - 05:30
Nuoro. L’impianto fotovoltaico dell’ospedale San Francesco? Mai entrato in funzione!

L'impianto fotovoltaico del San Francesco (foto S.Novellu)

NUORO – Mentre in Sardegna i riflettori sono puntati sulla speculazione energetica in atto in tutto il territorio, con i comitati spontanei sorti in tutta l’Isola per difendere e salvaguardare il territorio organizzati in presidio permanente, al porto di Oristano per impedire l’uscita delle enormi pale eoliche in deposito nell’area portuale, e nelle campagne di Selargius per tentare di fermare il lavori di posa, da parte di Terna, del Tyrrhenian link, circa mille km di cavo che dovrebbero trasportare l’energia elettrica prodotta in Sardegna nella Penisola, con allacci sia in Sicilia sia in Campania.

L'impianto fotovoltaico davanti al San Francesco (foto S.Novellu)

L’impianto fotovoltaico davanti al San Francesco (foto S.Novellu)

Di contro, mentre ovunque sorgono come funghi, dal giorno alla notte, enormi distese di impianti fotovoltaici, a Nuoro è sotto gli occhi di tutti una situazione paradossale. Nel piazzale antistante la hall dell’ospedale San Francesco, infatti, l’enorme impianto installato in occasione dei lavori di ristrutturazione della struttura (ultimati nel 2015) non è mai entrato in funzione e, da allora, l’unico compito al quale assolve è quello di fare ombra alle automobili parcheggiate davanti all’ingresso al nosocomio.

L'illuminazione della hall del San Francesco (foto S.Novellu)

L’illuminazione della hall del San Francesco (foto S.Novellu)

In molti si chiederanno come mai? Beh, su questo punto attendiamo con ansia le risposte dei vertici della struttura. Resta l’amara consapevolezza che oltre a tutte le luci della hall, che da allora rimangono accese giorno e notte, probabilmente anche l’impianto elettrico dell’intero ospedale avrebbero potuto essere alimentati a costo zero e aver ripagato, in questo modo, decine di volte il costo dell’installazione dei pannelli, mentre entrambe le voci di spesa continuano a ricadere sulle tasche della pubblica amministrazione e quindi dei cittadini. S.N.

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