ORISTANO – Lo smantellamento del presidio promosso allo scopo di bloccale il transito dei tir carichi dei piloni delle pale eoliche, avvenuto ieri pomeriggio da parte delle forze dell’ordine nel area del porto industriale di Oristano, non ha fermato la volontà dei manifestanti, sempre più determinati a continuare l’azione di protesta.

Manifestanti e polizia si fronteggiano al porto di Oristano (foto Cronache Nuoresi)

A tarda notte c’è stato l’arrivo massiccio dei militari, i quali si sono schierati di fronte ai cancelli del porto, mentre un altro cordone di polizia bloccava la strada di accesso alla zona industriale per impedire l’arrivo di altri partecipanti alla manifestazione.

Un momento della protesta al porto di Oristano (foto Cronache Nuoresi)

Alle 24,00 i due tir si sono messi in viaggio e il blocco dei manifestanti ha tentato di rallentane l’uscita. La protesta, del tutto pacifica, non ha provocato incidenti anche se la tensione era altissima. Gli enormi blocchi, finalmente è stato accertato, stanno prendendo la direzione delle campagne di Villacidro dove, contrariamente a quando si era detto, non andranno a sostituire un impianto desueto ma andranno a costituirne uno nuovo di zecca, in barba alle moratorie decise dal governo regionale.

Oggi, nel silenzio assordante delle amministrazioni locali e regionali che sembrano del tutto disinteressate al fenomeno in atto, è prevista un’altra assemblea alle 18,30 di fronte alla Guardia Costiera e i manifestanti chiedono il supporto del resto dell’Isola.

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F.N.