Speculazione energetica. Nuovo blocco dei tir carichi di pale eoliche, questa notte, al porto di Oristano – VIDEO

ORISTANO – L’assemblea di ieri pomeriggio al presidio del porto industriale di Oristano ha visto la partecipazione di alcune centinaia di persone, provenienti dai comitati sorti ormai in tutta l’Isola, dal Nuorese al Campidano al Sassarese, per tentare di arginare la speculazione energetica in atto sul suolo sardo, speculazione che nelle tasche dei residenti non lascerà nemmeno un centesimo, mentre la distruzione del territorio, nostro vero patrimonio, ne risulterà devastata, adesso dal punto di vista dello sfregio paesaggistico e in futuro, quando si tratterà di smaltire le pale ormai obsolete.

Nel dibattito si è discusso di come continuare la mobilitazione, coinvolgendo altri cittadini, e in particolare di fare quanto possibile, nei termini del rispetto della legge, per impedire l’uscita dal porto dei mezzi carichi di torri eoliche, alte oltre duecento metri. Si è analizzato, poi, quanto avvenuto la sera prima, come hanno reagito le Forze dell’ordine nei confronti dei manifestanti, e si sono esortati  questi ultimi a non cercare lo scontro, con la precisazione che, già rallentare per oltre quattro ore il convoglio è stata già una vittoria.

Il presidio contro la speculazione energetica a Oristano (foto S.Novellu)

“Il presidio di Oristano – è stato ribadito – è il simbolo della resistenza sarda all’invasione dell’eolico per quanto sta avvenendo, il porto del capoluogo arborense è stato designato come deposito e smistamento degli aereogeneratori, per la sua collocazione geografica, e deve diventare la casa di tutti, le pale eoliche devono uscire da dove sono arrivate dal mare come sono sbarcate″. “Nella Penisola non si parla di quanto avviene in Sardegna, occorre farsi sentire″… Nel corso dell’assemblea è intervenuto un legale sui provvedimenti cui andranno incontro i manifestanti, in considerazione che non ci sono state prescrizioni precise dalla Questura a seguito delle richieste di autorizzazione per il presidio. “Per blocco stradale si rischia un’ammenda da mille a quattromila euro, salvo poi l’accertamento di eventuali reati di resistenza a pubblico ufficiale, sarebbe opportuno schierarsi di fronte ai camion e camminare piano, evitando il blocco totale″.

Presidio al Porto di Oristano contro pale eoliche (foto S. Novellu)

Alle 2,15 di notte ecco che improvvisamente si accendono i motori di uno degli automezzi che in porto sono già tutti carichi dei pesanti fardelli “ecologici”. Nel frattempo il numero dei manifestanti, sul posto ormai da più di una settimana si è notevolmente ridotto. E alle 2,45 ecco l’arrivo imponente di automezzi della Polizia, oltre venti, e di agenti schierati in assetto anti sommossa. Il primo camion varca il cancello, i manifestanti si schierano di traverso alla carreggiata, camminano piano, per rallentare i mezzi, circondati da un cordone di militari.

Alle 3,52, dopo aver resistito per più di un’ora, il presidio è ormai sciolto, nonostante momenti di tensione, spintoni, battibecchi con le forze dell’ordine, il tir riesce a uscire verso la sua destinazione

LE IMMAGINI DI STANOTTE:

F.N.
Share
Published by
Franceschino Nieddu