Badu ‘e Carros: detenuti inscenano una protesta per impedire il sequestro di due cellulari nel reparto di massima sicurezza

Sonia

Badu ‘e Carros: detenuti inscenano una protesta per impedire il sequestro di due cellulari nel reparto di massima sicurezza

martedì 16 Luglio 2024 - 12:01
Badu ‘e Carros: detenuti inscenano una protesta per impedire il sequestro di due cellulari nel reparto di massima sicurezza

Polizia penitenziaria a Badu 'e carros (foto S.Novellu)

NUORO –   Importante operazione da parte della Polizia Penitenziaria a Badu e’e Carros. Sono stati sequestrati due cellulari nel reparto di sicurezza nonostante i detenuti abbiano reso difficile il blitz da parte delle guardie inscenando una protesta rapidamente soffocata come dichiara  il segretario generale Michele Cireddu della UIL : «È stata un operazione condotta magistralmente dai nostri Poliziotti che a seguito di complesse e articolate indagini info investigative hanno portato a termine la perquisizione ed il sequestro dei due cellulari».

La Penitenziaria è riuscita comunque a recuperare i dispositivi:  uno  era  occultato in una camera detentiva ed un altro è stato rinvenuto su un detenuto. I detenuti responsabili sono stati quindi denunciati alla competente procura della repubblica, in attesa dell’esito di ulteriori indagini per capire se i cellulari siano stati usati per commettere o commissionare ulteriori reati.

«La Polizia Penitenziaria di Nuoro nonostante non possa contare sulla presenza di un comandante e di un direttore in pianta stabile, ha saputo ancora una volta dimostrare di saper garantire la legalità in un istituto che sembra dimenticato dal Dipartimento, dalle altre istituzioni e dalla politica. Il personale infatti è costretto a svolgere ore di straordinario interminabili che non vengono retribuite e non abbiamo modo di sapere quando questi pagamenti verranno assicurati. Le figure di vertice inoltre svolgono una gestione partime, perche’ sono titolari in altri istituti, l’ organizzazione dei servizi e del lavoro è anomala ed è urgente una riorganizzazione complessiva che possa permettere pari opportunità tra tutto il personale. Infine l’unica autorità che sembrava avere a cuore le sorti dell’ istituto, il prefetto Dionisi, é stato trasferito nella Penisola e le “parole” del sottosegretario Del Mastro durante la visita in istituto di qualche mese fa, sono rimaste slogan elettorali» conclude Cireddu.

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