NUORO – Un “robottino” per l’emergenza è urgenza pediatrica e prenatale ha fatto la comparsa questa mattina, in una barella del reparto dell’ospedale San Francesco. A presentarlo il primario Antonio Cualbu e il direttore della ASL Paolo Cannas.
In pratica si tratta di un manichino, collegato a un software, che consentirà di formare in sicurezza il personale medico sui diversi casi di emergenza sanitaria che interessano i bambini. «Faremo gli esperimenti in sicurezza – ha detto Cualbu – così da poter acquisire le giuste competenze per la pratica quotidiana». Il software infatti simula svariati casi di urgenza sanitaria con medici e infermieri chiamati a mettere in atto le metodologie più idonee per risolverli. Caratteristiche e funzioni con le quali è stato costruito negli Stati Uniti d’America, e da dove è arrivato pronto per l’attività di formazione degli uomini del dottor Cualbu. «Lavoriamo da anni nel settore dell’emergenza e urgenza pediatrica – ha aggiunto il dirigente medico – e siamo diventati un punto di riferimento per la sanità regionale».
Il rilievo dell’iniziativa è stato rimarcato anche da Cannas: «Il “robottino” per le cure pediatriche s’inserisce nell’innovazione tecnologica nelle attività della nostra azienda, e di cui voglio ricordare l’attività della telemedicina. L’obiettivo è quello di continuare in questo solco – ha aggiunto – con altre soluzioni legate all’ingegneria clinica».
L’apparecchiatura è costata 25mila euro, messi a disposizione dalla Fondazione di Sardegna, che è stata rappresentata oggi a Nuoro dal presidente Giacomo Spissu. All’inaugurazione sono intervenuti anche Angelo Falchi, militare della Brigata Sassari, e Agnese Delogu, dell’associazione Mutilati e Invalidi di guerra, due sodalizi attivi nel progetto per il potenziamento tecnologico della pediatria nuorese. Durante la cerimonia è stato ricordato Stefano Esposito, compianto presidente della Sardaleasing, che nello specifico settore sanitario ha promosso diversi progetti. Il cappellano Bernardo Demaignè ha benedetto la sala di formazione.
Francesco Pirisi