Vertice NATO negli USA. Meloni: “Il sostegno italiano all’Ucraina continuerà ma deve essere mirato”

Il sostegno italiano all’Ucraina “continuerà, ma deve essere mirato ed efficace, allo stesso tempo evitando duplicazioni, perché 96 cittadini dell’Unione europea su 100 sono anche cittadini di una nazione della NATO e il bilancio nazionale al quale attingiamo è sempre lo stesso”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della prima giornata del summit dei leader dell’alleanza in corso a Washington. Secondo la premier, “la Nato deve continuare a sostenere la legittima autodifesa dell’Ucraina, e con essa il rispetto del sistema internazionale, senza il quale vivremmo tutti una stagione di caos”.

“La NATO si conferma l’alleanza più affidabile e coesa della storia, che ha contribuito ad assicurare sicurezza e libertà alle nostre nazioni: è capace di leggere i grandi movimenti in atto e di adattarsi velocemente ad essi”. Secondo quanto si apprende, Meloni ha affermato che, ancora più che rispetto al passato, la “nostra unità e la nostra determinazione sono, oggi, i beni più preziosi che abbiamo, e su questo possiamo permetterci solo passi in avanti

Meloni ha poi continuato: “È importante che la NATO tenga in considerazione l’impegno che gli Stati membri garantiscono nell’alleanza, anche in termini di uomini”. La premier ha ricordato che “la nostra presenza nella quasi totalità delle missioni e operazioni NATO fa dell’Italia uno tra i primissimi contributori dell’alleanza”.

La presidente del Consiglio si è soffermata sulla traiettoria della spesa per la difesa nel 2024, che è in crescita: “La difesa dell’Ucraina dipende anche dalla capacità di deterrenza della NATO e dal rafforzamento della sicurezza delle nostre nazioni, sulla quale dobbiamo continuare ad investire”. Negli ultimi anni, “abbiamo compiuto progressi significativi per rendere più equilibrata la condivisione degli oneri nell’alleanza, e l’Italia è oggi in grado di annunciare che la traiettoria della spesa per la difesa nel 2024 è in aumento”. Il due per cento, ha continuato, è “tra i nostri obiettivi, ma non è l’unico: dobbiamo anche lavorare a un’industria della difesa innovativa e competitiva, che tragga vantaggio dalla complementarità tra Nato e UE”.

Meloni ha poi insistito sul ruolo della NATO: l’Italia “non può essere lasciata da sola nella difesa del fronte Sud dell’Alleanza. Se noi siamo in prima linea a difesa degli alleati orientali, non possiamo essere lasciati soli nella difesa del fronte Sud: è ugualmente fondamentale nel contesto della minaccia ibrida e globale che affrontiamo”. Perciò, ha continuato, la designazione di un rappresentante speciale della NATO per il Sud è “una buona notizia, e un punto di partenza”. L’Italia – ha concluso la premier – “continuerà a lavorare affinché, nell’interesse di tutti, le nostre priorità siano adeguate a un mondo che sta cambiando”.

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Salvatore