Nuoro. Due anni di reclusione per l’autista dell’ARST che mentre usava il cellulare, ha travolto e ucciso Serigne Gueye

NUORO –  Ha patteggiato la pena di due anni di reclusione, con la sospensione condizionale e ritiro della patente, Salvatore Cadoni, quarant’anni, di Olbia, l’autista dell’ARST, per aver travolto e ucciso il 21 dicembre 2023 il senegalese Serigne Gueye, commerciante ambulante di settant’anni che risiedeva da tanti anni a Torpè, nel Nuorese.  L’udienza si è tenuta lo scorso 3 luglio.

Lo rendono noto i legali  dello Studio3A-Valore S.p.A.  che ha assistito la famiglia del commerciante.  «Con ogni probabilità sarebbe ancora vivo senza la solita, sciagurata distrazione da abuso di cellulare al volante, violazione tanto più grave perché commessa dal conducente di un mezzo di pubblico servizio, ma ora, quanto meno, è stata resa un po’ di giustizia alla vittima e ai suoi congiunti» dicono i legali.

L’INCIDENTE –  La sera del 21 dicembre intorno alle 20.30, lungo la Statale 131 dcn, in direzione  Olbia, all’altezza del chilometro 75+100 e a breve distanza dal bivio di Lula-  Gueye, è rimasto in panne con il suo furgone per un’avaria poi ha accostato il  sul lato destro della carreggiata per verificare il guasto.  L’autista dell’ARST sopraggiunto in quel momento, che non ha lasciato alcuna traccia di frenata, a conferma che non ha proprio visto il mezzo fermo,  ha dapprima urtato la fiancata sinistra del furgone con la parte anteriore destra del  bus e poi ha finito anche per travolgere Gueye, che in quel frangente si trovava accanto al suo Ducato. In seguito all’investimento, particolarmente violento come si è potuto evincere anche dai danni materiali riportati dal “muso” dell’autobus, il settantenne è stato prima caricato sulla parte spigolare anteriore destra di quest’ultimo e ne ha sfondato il parabrezza, quindi è stato sospinto contro la portiera del suo stesso furgone, e infine è volato ad alcuni metri di distanza sull’asfalto, mentre il pullman d linea ha continuato la sua corsa prima di arrestarsi per altri 115 metri. Una serie di impatti tremendi che non hanno lasciato scampo all’immigrato, deceduto praticamente sul colpo. Ad aggravare la posizione del conducente del mezzo di servizio, e a spiegare in qualche modo il fatto che non ha visto il commerciante, secondo gli accertamenti effettuati dalla Polizia Stradale di Nuoro  e dalle immagini estrapolate dall’impianto di video sorveglianza installato nell’autobus (da cui è emerso che nell’orario in cui è accaduto il sinistro l’autista ha fatto uso in più occasioni del suo telefonino) si sente un forte rumore, quello del botto dell’incidente, e pochi secondi dopo il conducente ferma la corsa e scende immediatamente dal veicolo. Cadoni, che in seguito alla sua condotta di guida è stato anche licenziato dalla sua azienda, è stato iscritto fin da subito nel registro degli indagati per il reato di omicidio stradale dal Pubblico Ministero della Procura di Nuoro dott. Ireno Satta, ma prima ancora che il Sostituto Procuratore chiudesse le indagini preliminari, di fronte alle sue schiaccianti responsabilità, ha chiesto di patteggiare la pena e si è così giunti all’udienza di mercoledì 3 luglio e alla condanna a due anni

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Sonia