Taglio ai bonus casa: allarme delle imprese edili sarde

Sonia

Taglio ai bonus casa: allarme delle imprese edili sarde

lunedì 01 Luglio 2024 - 11:10
Taglio ai bonus casa: allarme delle imprese edili sarde

C’è allarme tra le imprese del sistema casa della Sardegna per il taglio delle detrazioni fiscali sugli immobili che, negli ultimi 20 anni, incentivando la riqualificazione energetica e la ristrutturazione degli immobili, l’acquisto di mobili e la cura del verde, quindi consentendo detrazione per le spese effettuate, hanno prodotto lavoro per le aziende e risparmio per le famiglie.

«La nostra preoccupazione è data dal fatto che i tagli proposti dal Governo sui bonus edilizi saranno profondi e, di conseguenza, il numero dei lavori che verranno effettuati saranno destinati a calare drasticamente sin dall’inizio dell’anno prossimo – afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – dall’1 gennaio, infatti, la detrazione sulle ristrutturazioni passerà dal 50 al 36%, con il tetto di spesa che dagli attuali 96mila euro arriverà a 48mila. Una sforbiciata netta ci sarà anche per gli interventi di riqualificazione energetica la cui percentuale dal 65% scenderà al 36%. Fine senza appello, invece, per quelli legati al verde e all’arredamento. Insomma – aggiunge – tra imprese dell’edilizia, dell’impiantistica, del giardinaggio e della produzione di mobili, a rischio migliaia di imprese e decine di migliaia di addetti e non possiamo permettercelo».

A certificare l’importanza dei vari bonus casa sono i 165 milioni di euro che, nel 2023, i contribuenti sardi hanno detratto dall’Irpef da un totale investimenti che ha raggiunto i 200milioni di euro per interventi a tutela del patrimonio edilizio privato, effettuati per la quasi totalità dalle imprese sarde dell’edilizia, dell’impiantistica, del verde e della produzione di mobili e complementi d’arredo. I numeri arrivano dall’analisi del comparto dal titolo “Costruzioni e detrazioni sistema casa Sardegna” dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna, che ha analizzato i dati UnionCamere-InfoCamere, Istat e Mef dal 2019 al 2023. Nelle dichiarazioni fiscali 2023 per anno d’imposta 2022 l’ammontare delle detrazioni che interessano il “sistema casa” è pari a 165 milioni di euro, l’8% dell’ammontare complessivo. Le detrazioni più richieste sono quelle connesse agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che ammontano a 133 milioni di euro, pari al 80,3% dell’ammontare delle detrazioni che interessano la filiera della casa ed al 7% dell’ammontare del totale delle detrazioni. Le detrazioni connesse a interventi per l’efficientamento energetico ammontano invece a 33 milioni di euro, pari al 19,7% delle detrazioni che interessano la filiera della casa ed al 2% dell’ammontare del totale delle detrazioni.

Per entrambe le detrazioni inerenti al sistema casa si osserva sia nel lungo periodo, ultimi 5 anni (2019-2023), che nel breve, ultimo anno (2022-2023), un incremento degli importi portati a detrazione. Per le spese di recupero del patrimonio edilizio si registra un incremento dell’ammontare delle detrazioni del 38% nel 2023 rispetto al 2019 e del 6,4% rispetto al 2022; mentre per le spese finalizzate ad interventi per il risparmio energetico l’ammontare delle detrazioni registra un aumento del 58,1% nel 2023 rispetto al 2019 e del 29,7% rispetto al 2022.

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