Nuoro. Solo carenza di personale sanitario? No: sale d’attesa piccole, display guasti e indicazioni per i reparti sbagliate

NUORO – Display guasti, sale d’attesa inadeguate e utenti nei reparti sbagliati. Questa la sintesi di una sanità che anche nelle piccole cose a Nuoro non funziona, dunque non c’è solo carenza di personale ma anche difficoltà per gli utenti a livello logistico di essere indirizzati  in modo adeguato ai servizi sanitari. “Dettagli” che non sono stati riportati in occasione del vertice di venerdì scorso alla presidente della Regione Alessandra Todde e all’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi, ma che possono fare la differenza se si vuole riportare la nostra sanità territoriale ai livelli ottimali di un passato ormai troppo remoto.

Lo sportello ticket dello Zonchello

DISPLAY GUASTI – “A volte funzionano”, non è il titolo di un film ma è la quotidianità che i pazienti nuoresi vivono quando si recano agli sportelli dei presidi ospedalieri per prenotare o pagare i ticket delle visite specialistiche per i display che è raro trovare funzionanti. Al San Francesco vige “l’autogestione” tra i pazienti attraverso un numero cartaceo per ordine di arrivo ma regna comunque il caos: non è chiaro a chi spetti la priorità, anche se ci sono i cartelli, se agli anziani, ai bambini o agli esenti dai ticket. L’epilogo nell’aspettare il proprio turno è scontato: parte la discussione tra i furbetti che ne approfittano per superare la coda saltando l’ordine d’arrivo. Allo Zonchello la gestione è più chiara e regolare: c’è un addetto alla portineria che chiama gli utenti in ordine di numero e/o arrivo.

IL REBUS DELLA NEFROLOGIA – Qualche segnalazione c’è arrivata anche per l’ambulatorio di Nefrologia trasferito nei nuovi locali sotto la hall. Avere un contatto diretto con questo ambulatorio ormai è diventato cosa impossibile. Il centralino passa i numeri interni dei reparti di Nefrologia, di Dialisi ma mai quello dell’ambulatorio.

Ambulatorio della Guardia Medica a Nuoro

GUARDIA MEDICA – Nonostante i malumori da parte dei medici e della cittadinanza nulla è cambiato sulla situazione dell’ambulatorio della Guardia Medica di via Deffenu. Un locale non sicuro nemmeno per i medici in quanto spesso non c’è nemmeno il servizio di vigilanza. Ci si chiede perché non trasferire l’ambulatorio della Guardia Medica nella nuova struttura sanitaria della Casa di Comunità, a pochi passi da quello attuale di via Deffenu.

Segnalazioni, tutte queste, fatte tante volte dai cittadini all’URP dell’ASL ma ancora oggi senza un intervento risolutivo!

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Published by
Franceschino Nieddu