CAGLIARI – “Vogliamo portare all’attenzione dell’assessore Bartolazzi non solo i problemi delle liste d’attesa, ma anche la necessità di un piano delle assunzioni adeguato, di un implementamento delle ore per la medicina di base e dell’apertura delle strutture sanitarie chiuse per carenza di risorse“. Così il presidente dell’Associazione di base dei consumatori Abaco Luciano Ghiani, dal presidio di questa mattina presso l’assessorato della Sanità in via Roma a Cagliari, dove oltre una ventina di persone si sono ritrovate con bandiere e striscioni per chiedere un intervento immediato sulle criticità del sistema sanitario regionale.

“L’incapacità del sistema sanitario di garantire gli accertamenti diagnostici in tempi certi è ormai insopportabile – spiega Ghiani. Le liste d’attesa sono una vergogna, si è arrivati alla totale mancanza di un diritto sacrosanto alle cure”. A fargli eco anche Anna Moi, insegnante in pensione giunta al presidio insieme ad altri cittadini per sostenere la protesta: “Ho avuto due tumori e mi hanno tolto un rene. So cosa significa avere a che fare con il sistema sanitario. Siamo stanchi delle promesse, Todde ha detto che avrebbe risolto il problema della sanità, ma non c’è tempo da perdere a leggere per mesi i dossier, serve agire subito”.

Per l’Associazione Abaco è importante che “l’azienda sanitaria di appartenenza del cittadino garantisca i servizi alternativi qualora non ci sia la possibilità che tale servizio sia garantito dalla struttura pubblica” e tra le soluzioni immediate chiede “lo stanziamento di fondi straordinari e di una parziale correzione del decreto legge n73 del 7 giugno 2024” sulle misure urgenti per la riduzione dei tempi delle liste di attesa delle prestazioni sanitarie. Alle 11 una delegazione di Abaco è stata invitata a salire negli uffici dell’Assessorato della Sanità per illustrare le proposte.

Giacomo Dessì