L’ASL annuncia: al via i lavori che faranno del San Francesco un ospedale all’avanguardia

Sonia

L’ASL annuncia: al via i lavori che faranno del San Francesco un ospedale all’avanguardia

giovedì 20 Giugno 2024 - 18:27
L’ASL annuncia:  al via i lavori che faranno del San Francesco un ospedale all’avanguardia

L'ospedale San Francesco di Nuoro (foto S.Novellu)

Sono finalmente iniziati i lavori ex Project Financing di ristrutturazione e completamento del più grande presidio ospedaliero del Centro Sardegna, che renderanno moderni e all’avanguardia tutti i reparti di degenza dell’Ospedale San Francesco: dai 13 piani della torre ai corpi aggiunti nel corso degli interventi successivi (nuovo pronto soccorso e DEA).

Con la pubblicazione nell’albo pretorio della delibera per la “concessione dei lavori di ristrutturazione e completamento”, come stabilito nell’accordo transattivo per il Project Financing, sono stati aperti in questi giorni i cantieri che, da qui a 36 mesi, trasformeranno radicalmente l’Ospedale San Francesco di Nuoro.

Purtroppo, per quanto la Direzione strategica dell’ASL abbia lavorato fino all’ultimo a stretto contatto con l’area tecnica al fine di limitare al massimo criticità e disagi, la coesistenza tra le attività sanitarie (che, chiaramente, proseguiranno senza interruzione) e i cantieri edili, rappresenta pur sempre un’incognita, soprattutto per quanto riguarda l’impiantistica.

«Ci scusiamo fin da ora per i disagi – spiega la Direzione strategica aziendale ASL 3 – ma chiediamo ai cittadini di avere un supplemento di pazienza, perché con gli interventi alle strutture ma anche agli impianti tecnici, idrici e di condizionamento, al termine dei lavori di ristrutturazione avranno un presidio ospedaliero all’avanguardia».

Nel frattempo, al fine di alleviare disagi e criticità nell’interruzione degli impianti di condizionamento dell’aria, soprattutto in concomitanza con l’eccezionale ondata di caldo di questo periodo, l’azienda interverrà con la fornitura di condizionatori portatili, in particolare nei reparti e servizi più a rischio.

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