Tredici concerti e quattro location per la trentasettesima edizione del Cala Gonone Jazz festival, in scena dal 18 al 21 luglio e il 27 e 28 luglio sempre a Cala Gonone.
I palchi di quest’anno saranno quelli dell’Acquario di Cala Gonone; il Villaggio del Jazz sul lungomare Palmasera (ormai da qualche anno un grande banco di prova per il festival, che grazie al partenariato con la Coldiretti è riuscito a congiungere realmente l’enogastronomia locale con la musica jazz); le Grotte del Bue Marino e infine il Teatro Comunale di Cala Gonone per le due giornate finali.
IL PROGRAMMA- prevede numerosi artisti di fama internazionale nel panorama jazz e alcuni di essi saranno, per una precisa scelta dell’associazione culturale l’Intermezzo, legati a contesti geografici e culturali particolarmente rilevanti per l’attualità degli eventi contemporanei che, nostro malgrado -vista la loro tragicità- continuano a imperversare, ponendoci di fronte a dubbi e polarizzazioni, molto spesso senza una soluzione. Ma le facili risposte a dilemmi complessi sono il più delle volte privilegio di chi non vive sulla propria pelle la sofferenza di un conflitto.
Gli organizzatori hanno sottolineato: «il nostro festival e i suoi palchi sono un mezzo, un modo per comunicare la propria esperienza, le proprie istanze, la propria identità, tramite un linguaggio comprensibile e versatile come la musica. Il fine è quello di rendere consapevole il pubblico, far conoscere le storie personali e collettive di popolazioni le cui vicende sono solo apparentemente lontane da noi».
CONCERTI CONTRO LA GUERRA – Il sottotitolo del festival sarà “A Piece of Shelter” un piccolo rifugio, un pezzettino della nostra isola che offre appoggio e sostegno anche soltanto momentaneamente, dando la possibilità a chi arriva di ristorarsi. Abbiamo infatti voluto dare una polisemica valenza a questo piece: da una parte affine al suono di “pace”, la sensazione trasmessa dal golfo di Orosei e i suoi comuni, i quali si presentano come luoghi in cui riposare, in cui trovare accoglienza e serenità lontani dai conflitti, anche se per un breve periodo, trovando anche nella musica e nello scambio un elemento di unione e di risoluzione.
«Anche per quest’anno, non possiamo non ringraziare il supporto dell’amministrazione di Dorgali guidata da Angela Testone; la Regione Sardegna e l’Assessorato della Pubblica Istruzione beni culturali, informazione, spettacolo e sport; la Fondazione di Sardegna; i nostri partner per l’ottima riuscita del Villaggio del Jazz, Coldiretti Nuoro-Ogliastra insieme alla Cantina di Dorgali» sottolineano gli organizzatori che evidenziano come è stata rivista e e rielaborata la formula del “Villaggio del jazz”, un punto di riferimento per chi volesse rifocillarsi, informarsi o anche acquistare merchandising relativo al festival. Il Villaggio del Jazz ha dimostrato di avere le potenzialità per riunire tutta una serie di parametri per noi importantissimi come la sensibilizzazione ai temi ambientali e di tutela del territorio, il consumo consapevole dei prodotti di stagione, la valorizzazione dei piatti tipici e la lotta allo spreco alimentare.
IL PROGRAMMA – L’apertura del festival è dunque prevista per giovedì 18 luglio all’Acquario con un concerto di benvenuto del musicista Pierpaolo Vacca, musicista ovoddese appassionato di world music, ispirato dalle sonorità della musica celtica, da quelle senegalesi, il jazz e – naturalmente- quella della Sardegna, presenta “Travessu”, un lavoro che si muove tra questi generi. Insieme a lui Dj Cris, già collaboratore per il disco e di Vacca e che ogni sera si occuperà del dj set per il festival.
Venerdì 19 e sabato 20 luglio dalle 21,00, la manifestazione si sposta al Villaggio del Jazz, Lungomare Palmasera.
Durante la prima serata si esibirà il coro femminile Eufonia di Gavoi sulle composizioni di Giulio Piras, accompagnato dal contrabbasso di Sofia Bianchi. Al concerto seguirà lo sperimentatore Paolo Angeli, con la sua ormai celeberrima chitarra sarda preparata.
A conclusione della serata Dj Cris Feat. Simone Pala presentano Mpatapo.
Sabato sarà invece il turno della formazione Urban Gipsy, per l’occasione in duo. Una formazione proveniente dall’Ucraina e specializzata in jazz-manouche.
Seguirà il pianista palestinese Faraj Suleiman in quartetto, che porterà sul palco un repertorio jazz originale, influenzato dalle sonorità della sua terra e della musica araba.
Chiude Dj Cris Feat. Jacopo Tore con Orizuru.
Alle Grotte del bue Marino, domenica 21 luglio, il duo Quest of Invisible, capitanato dalla flautista franco-siriana Naissam Jalal.
La partenza è dal molo di Cala Gonone alle 11,00.
Si conclude questa prima parte al Villaggio del Jazz con il trio della pianista Jazz Francesca Tandoi a cui seguirà il progetto del grandissimo musicista e polistrumentista americano Kahil El’Zabar “Ethnic heritage Ensemble 50th Anniversary” con ”Open me, A Higher Consciousness of Sound and Spirit”.
L’ultimo dj-set per questa edizione, sempre a cura di Dj Cris, è No more “Charlie” Feat. Giovanni Trapani.
Si torna a Cala Gonone il 27 e 28 luglio, stavolta al Teatro Comunale dove si esibiranno le nuove stelle del piano jazz: Emmet Harley Cohen in trio, sabato 27 e Amaro Freitas piano solo, domenica 28.